Primo incontro ufficiale a Palazzo Vitale – dopo l’avvio dell’investimento a Larino – fra una delegazione del gruppo Veronesi e il governatore Donato Toma.
Al briefing ha partecipato anche il sindaco della città frentana Giuseppe Puchetti.
Aia realizza in Molise un incubatoio su un’area di sei ettari in territorio di Larino a fronte di un investimento di oltre 20 milioni di euro. Questo il progetto illustrato nella riunione di ieri in via Genova.
Un’operazione, come è stato evidenziato da parte dell’azienda, che consentirà a Veronesi – leader dell’avicolo in Italia – di continuare a potenziare la propria filiera nel centro-sud. L’investimento strategico, tra l’altro, rafforzerà ulteriormente la presenza in Molise, dove il gruppo è già attivo, da oltre dieci anni, con il 60% degli allevamenti della rete sud.
Nel nuovo sito si prevede, a regime, l’impiego di 20-30 unità lavorative, cui vanno aggiunte le prestazioni di tecnici, veterinari, allevatori. Quando disponibili, il gruppo comunicherà ufficialmente le posizioni aperte e come candidarsi. Va considerato, inoltre, un significativo indotto che coinvolgerà anche i servizi, la manutenzione e la logistica, elementi che sono alla base degli standard di qualità della filiera alimentare.
Si stima che i lavori possano essere completati entro la fine del 2020. Il sito sarà fornito delle più avanzate soluzioni tecnologiche, in grado di garantire altissimi livelli di tracciabilità e bio sicurezza. L’incubatoio sarà dotato di un impianto fotovoltaico che coprirà parte dell’energia necessaria al suo funzionamento, secondo i principi dell’economia circolare, oltre a un sistema di isolamento termico ad alte prestazioni per coniugare l’aumento dell’efficienza con la riduzione degli sprechi e dell’impatto ambientale.
Nell’esprimere soddisfazione per gli aspetti innovativi e ambientali del progetto, così come delineati dal gruppo Veronesi, il presidente Toma ha dichiarato l’auspicio che la realizzazione dell’impianto possa generare ricadute positive sull’economia del territorio e sull’occupazione.
Intanto stamane a Roma si terrà la riunione al ministero del Lavoro per la proroga della cassa integrazione straordinaria alla Gam. I 230 addetti sono interessati dall’accordo sul rilancio della filiera sottoscritto con Amadori nel 2017: il gruppo romagnolo ha riaperto l’incubatoio ma ha poi rinunciato alla ristrutturazione del macello.

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