A Vincenzo De Luca e Nicola Zingaretti, Toma ha fatto un favore: tecnicamente non sono più abusivi. Anche se ormai sono fuori dal commissariamento, per la Campania c’è stato già il primo pronunciamento, i due presidenti formalmente non erano a posto con le norme.

L’articolo 25 septies della legge di conversione del dl Fisco, infatti, oltre a ripristinare l’incompabilità fra la carica di presidente e l’incarico di commissario della sanità sanciva la decadenza (da fine marzo scorso) di chi ricoprisse il doppio ruolo. Come Toma, i due presidenti-commissari (rimasti tali e mai dichiarati decaduti e sostituiti), avevano proposto ricorso alla Consulta per l’illegittimità del divieto. I legali delle due Regioni, però, a ottobre hanno chiesto di rinviare la discussione dell’istanza avanzata alla Corte Costituzionale quando il Pd era all’opposizione. Forse anche perché il loro partito oggi è al governo coi 5 Stelle, che l’incompatibilità l’hanno fortissimamente voluta.
«Anche a me era stato chiesto di aderire al rinvio, non l’ho fatto perché sapevo di avere ragione», rivela Donato  Toma dopo il verdetto. Ha avuto ragione davvero. Adesso la partita è tutta da giocare.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.