Ancora un prestigioso riconoscimento per il dottore Ettore Napoleone, pediatra di famiglia dall’esperienza trentennale e medico su base volontaria nel reparto di Pediatria dell’ospedale Cardarelli di Campobasso.
Nei giorni scorsi infatti Napoleone ha ricevuto un’importante nomina ad personam come membro del Coordinating Group dell’Enpr-EMA (European Network of Paediatric Research at the European Medicines Agency) rete unica che riunisce tutte le reti di ricerca pediatrica della Comunità europea.
Il gruppo rappresenta la ‘sala dei bottoni’ dell’intera rete ed è composto da 28 esperti internazionali (tra cui solo 4 specialisti italiani, compreso Napoleone ndr) i quali hanno il compito di coordinare tutto il lavoro scientifico della rete, tutta l’area di ricerca che si occupa di farmaci pediatrici, tutti i Working Group che ci sono all’interno dell’Enpr-EMA ed hanno il compito di organizzare il congresso annuale che quest’anno si terrà a giugno presso la sede di Londra. Il Coordinating Group si riunisce inoltre in videoconferenza ogni 3 mesi per fare il punto della situazione sugli studi clinici in corso e sulle varie problematiche nel campo della ricerca pediatrica.
La rete FP-MCRN (Family Pediatricians-Medicines for Children Research Network), di cui Ettore Napoleone è presidente, fa parte inoltre di un’altra rete di ricerca internazionale, l’ ENCEPP (European Network of Centres for Pharmacoepidemiology and Pharmacovigilance), che svolge attività significative nel campo del controllo della sicurezza dei farmaci in pediatria.
«Attualmente stiamo portando avanti due studi – spiega Napoleone -, il primo sull’appropriatezza prescrittiva degli antibiotici per bambini in fascia d’età da 0 a 2 anni, il secondo sull’appropriatezza prescrittiva dei corticosteroidi inalatori in età pediatrica. Si tratta di studi che ci permettono di avere la percezione del corretto uso di questi farmaci poiché, dalle ricerche, è emerso che vengono spesso utilizzati in maniera inappropriata sia da parte dei pediatri sia da parte dei familiari dei pazienti».
Come spiega lo specialista, infatti, molte volte i corticosteroidi inalatori vengono utilizzati anche per curare semplicemente la tosse. Le linee guida internazionali invece prevedono l’uso di corticosteroidi inalatori solo in particolari situazioni come ad esempio nel broncospasmo e non per la tosse e/o il raffreddore. Inoltre le linee guida internazionali non prevedono il loro utilizzo nemmeno nella bronchiolite, che necessita solo di ossigenoterapia.
«Inoltre da studi clinici internazionali – spiega Napoleone – è emerso che i corticosteroidi , specialmente se utilizzati ad alte dosi, sono causa di effetti collaterali anche sulla crescita dei bambini.
Il lavoro che portiamo avanti dunque è incentrato soprattutto sul corretto uso dei farmaci già in uso in età pediatrica e dalla possibilità, prevista dal Decreto Ministeriale n. 139 del 2001, di poter fare effettuare studi clinici sulla loro sicurezza».
A distanza di un anno dallo studio sull’appropriatezza prescrittiva dei farmaci in questione, portato avanti dalla rete di ricerca e a seguito di una corretta formazione rivolta ai pediatri di famiglia, si sono ottenuti i primi risultati.
«L’elaborazione dei dati è ancora in corso – specifica Napoleone – ma subito dopo la fase di training rivolta ai pediatri e alle famiglie sul corretto uso dei corticosteroidi inalatori, abbiamo iniziato ad ottenere risultati interessanti. Abbiamo già rilevato una sensibile diminuzione della prevalenza d’uso e quindi un miglioramento dell’appropriatezza prescrittiva di questi farmaci.
Lo studio è partito dal Molise, con un progetto multi regionale nato con il bando AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) 2010-2011. I risultati ottenuti sull’uso appropriato di questi farmaci, potrebbero rappresentare un invito a portare avanti questi studio anche a livello internazionale.
Si potrebbero ottenere notevoli risultati anche sulla sicurezza, con una sensibile diminuzione di eventi avversi (ADRs) , dovuti ad un uso inappropriato di questi farmaci, con ripercussioni positive sul sistema sanitario nazionale».
Al momento il dottor Napoleone, pediatra di famiglia di Campobasso, esercita la professione su base volontaria nel reparto di Pediatria dell’ospedale grazie all’accordo stipulato tra Regione e pediatri di famiglia (Fimp-Molise) lo scorso luglio, per sopperire alla carenza di specialisti presso la struttura pubblica. Accordo in scadenza il prossimo 30 giugno. Di fronte a casi così eclatanti di eccellenza e professionalità è un dovere valorizzare tali risorse e supportare un lavoro che, non solo approfondisce un tema delicato come la salute dei bambini, ma punterebbe una lente d’ingrandimento sulla nostra piccola realtà molisana.
Il dottor Napoleone inoltre sarà uno dei pochi rappresentanti italiani presenti al Summit mondiale in Pediatria, che si terrà a Madrid il prossimo 24 giugno, con un intervento sul tema “Active surveillance of respiratoty drugs, expecially inhaled steroids (is) in children” in cui verranno presentati i dati dello studio condotto nel Molise, con una cassa di risonanza internazionale che darà visibilità alla nostra piccola regione.
Tra i progetti attualmente in standby dell’Enpr-EMA c’è poi quello di realizzare corsi di formazione specifici e congressi mirati a valorizzare la ricerca in pediatria e la sicurezza dei farmaci in età pediatrica. L’unico limite che al momento frena il progresso della ricerca è la mancanza di fondi nel settore. Spetta alle istituzioni, a partire da quelle locali, cogliere questa occasione finanziando progetti di tale spessore che rappresenterebbero non solo un importante aiuto economico per la ricerca ma anche un’opportunità di crescita per l’intera nostra regione.
SL

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