Cinquanta casi di covid-19 in Molise. Su 450 tamponi eseguiti, 400 sono negativi. Due decessi nella giornata di ieri. La signora di 82 anni di Monteroduni giunta al Cardarelli due giorni fa e un 85enne di Campobasso. Il tampone, in questo caso, è stato effettuato post mortem e ha dato esito positivo. Nella giornata di ieri, inoltre, ha destato preoccupazione il caso riscontrato a Cercemaggiore: ha il coronavirus un 92enne ospite di una casa di riposo. L’Asrem sta definendo cosa fare con gli altri ospiti che sono comunque in quarantena e il personale che li assiste è dotato dei dispositivi di sicurezza. Alta tensione a Venafro e Pozzilli per i pazienti del Neuromed, il governatore Toma ha invitato i sindaci alla calma perché l’azienda sanitaria, la Regione e l’istituto stanno facendo tutto quel che bisogna fare per «circoscrivere la catena dei contagi».

Il bilancio del 20 marzo 2020
Cinquanta casi in Molise: 41 in provincia di Campobasso, 4 della provincia di Isernia e 5 provenienti da altre regioni. Al Cardarelli sono ricoverate 20 persone (compreso il paziente trasferito dal Neuromed ieri): 13 sono in malattie infettive, tutti della provincia di Campobasso; 6 invece sono in terapia intensiva (3 della provincia di Campobasso , 1 della provincia di Isernia e 2 di Bergamo). Sono, inoltre, 19 le persone isolate al domicilio. Quasi 400 i soggetti in quarantena o sorveglianza.

La casa di riposo di Cercemaggiore
Giovedì sera è stato il direttore dell’Asrem ad avvisare il sindaco di Cercemaggiore: un 92enne ospite della casa di riposo del paese è risultato positivo al coronavirus. È scattata così l’indagine epidemiologica per risalire ai contatti e capire quindi se c’è e in che termini la necessità di sottoporre a tampone tutti gli altri ospiti (una quindicina) e gli operatori. Atmosfera molto triste in paese, ieri. A rischio ci sono davvero i più deboli in questo caso. Il primo cittadino Mascia insiste con l’azienda sanitaria affinché i test vengano effettuati su tutti. Gli ospiti sono comunque in isolamento e il personale che li assiste è munito dei dispositivi di protezione individuale.

Venafro e Pozzilli in allarme, Toma sul Neuromed: non si decide sull’onda delle emozioni
Nel suo bollettino quotidiano, il governatore Toma ha parlato anche della situazione al Neuromed, dove sono state riscontrate 9 positività tra i ricoverati di Neuroriabilitazione.
«L’Asrem sta operando il tampone a tutti coloro i quali sono stati a contatto con i pazienti per circoscrivere catena dei contagi, sta seguendo le procedure», ha detto. «Voglio raccomandare ai sindaci di non emettere ordinanze sull’onda delle emozioni, ma di essere molto tranquilli e tranquillizzare la popolazione, stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità. I nostri numeri sono esigui rispetto al resto d’Italia ma non per questo siamo meno attenti».

La nuova stretta
Il ministro Speranza ieri con decreto ha chiuso parchi e aree verdi e definito che si può fare sport da soli e vicino casa. Stop ad alimenti e bevande nelle aree di servizio e ferroviarie. Niente spostamenti verso le seconde case.

r.i.

Un paziente al Cardarelli, gli altri isolati. L’Irccs ha inviato 85 nomi da ‘testare’

Uno dei pazienti sintomatici ricoverati al Neuromed è stato trasferito ieri al Cardarelli. È in malattie infettive. Il Cardarelli prenderà in carico anche l’altro con sintomi. Mentre per gli altri sette, ha spiegato ieri mattina al tavolo di Palazzo D’Aimmo il dg dell’Asrem Florenzano, sarà valutata la situazione medica di ciascuno per verificare sia la possibilità di una dimissione per l’isolamento domiciliare, sia l’opportunità di essere tenuti in carico dallo stesso istituto per gestire le altre patologie di cui sono affetti. Al momento, fa sapere il Neuromed, sono stati posti in isolamento.
L’Irccs inoltre ha fornito all’azienda sanitaria regionale i nominativi delle persone che sono state in contatto con le persone risultate positive al coronavirus e ricoverate nel reparto di Neuroriabilitazione: sono 85, il dipartimento di Prevenzione sta portando a termine l’indagine epidemiologica per decidere di sottoporli a tampone.
Da Pozzilli, dopo la tensione di giovedì – con Neuromed che chiedeva il trasferimento dei positivi al Cardarelli o la riapertura di Venafro e Larino offrendosi di pagare anche l’allestimento e l’unità di crisi della Regione che invece vagliava la possibilità di trasformare l’Irccs in covid hospital – ieri l’istituto ha precisato che i pazienti ancora ricoverati a Neuroriabilitazione e negativi al tampone
sono stati trasferiti in altra ala e anch’essi sistemati in stanze singole.
«Teniamo a precisare che l’Istituto ha adottato tutti gli adempimenti precauzionali previsti ed ha sospeso tutte le attività tranne quelle urgenti e non differibili. Il personale sanitario e gli utenti che entrano in struttura vengono sottoposti al controllo della temperatura corporea ed alle misure precauzionali previste dalla normativa vigente. Il piano deliberato dall’Asrem – ribadisce la nota del Neuromed – individua il Cardarelli quale struttura sanitaria deputata alla presa in carico e gestione dei casi covid-19 sospetti ed accertati, e il contributo richiesto all’ospedalità privata, dunque anche al Neuromed, è relativo alla messa a disposizione dei posti letto di Terapia Intensiva per pazienti non covid-19».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.