Obbligo di mascherine per i clienti (eccetto, ovviamente, per la cura della barba), distanza minima fra le postazioni di 2 metri, prenotazione obbligatoria con indicazione del trattamento, orari flessibili. Come per ristoranti e lidi, poi, dovranno essere privilegiati i pagamenti elettronici e dove è possibile, lavorare con le porte aperte. Sanificazione degli strumenti dopo ogni utilizzo. Sauna, bagno turco e idromassaggio vietati. Sono alcune delle principali misure contenute nelle linee guida Inail-Iss (inviate ieri sera per tutte le categorie, secondo le dichiarazioni del ministro Boccia in Parlamento, alle Regioni) per la fase 2 di parrucchieri e centri estetici.
Appena sarà possibile, i clienti di parrucchieri e centri estetici – dopo due mesi di lockdown – si precipiteranno a prenotare in massa. Anzi, c’è chi lo sta facendo già adesso. Le misure da mettere in campo, quindi, sono numerose. La gestione degli spazi è fondamentale: si possono riorganizzare quelli per l’attesa in chiave tecnica: per esempio la posa del colore o utilizzare barriere di separazione fra aree e postazioni per mitigare il rischio (in particolare per le aree lavaggio).
Il coiffeur al tempo del Covid, dunque. Si lavora solo su prenotazione e in quel momento il gestore informerà il cliente sulle misure di igiene personale da adottare prima di recarsi al locale per il trattamento. Ogni cliente accede al locale da solo. Nel caso di clienti che necessitano di assistenza (minori, disabili) è consentita la presenza di un accompagnatore da concordare in fase di prenotazione. Dentro il locale si resta solo il tempo necessario per il trattamento. All’ingresso viene consegnato al cliente un sacchetto individuale monouso per gli effetti personali da restituire al completamento del servizio. I trattamenti di taglio e acconciatura devono necessariamente essere preceduti dal lavaggio dei capelli. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine di comunità da parte del cliente a partire dall’ingresso nel locale ad eccezione del tempo necessario per l’effettuazione di trattamenti che lo inibiscano (la barba). Si fornisce una mantella o grembiule monouso che poi vengono conservati in un sacco impermeabile e chiudibile. La chiacchiera non è vietata ma tramite lo specchio il più possibile.
All’ingresso e alle postazioni di lavoro vanno posizionati dispenser di igienizzanti con erogatori che evitano il contatto con il flacone. L’area di lavoro e gli strumenti vanno sanificati dopo ogni trattamento. Le superfici comuni (tastiere, Pos, maniglie) vanno disinfettate di frequente.
Estetista antivirus. Oltre alle misure organizzative e di prevenzione comuni coi parrucchieri, ci sono anche indicazioni specifiche per i centri e i trattamenti estetici, durante i quali i pannelli della cabina devono essere chiusi.
Per i trattamenti del viso che implicano l’uso di vapore, si devono prevedere, ove possibile, operazioni alternative. Tali trattamenti potranno essere effettuati solo in locali fisicamente separati, che devono essere arieggiati al termine di ogni prestazione. Al termine di ogni sessione, vanno rimossi, con i guanti, le pellicole, i lenzuolini monouso e quant’altro utilizzato. La cabina va disinfettata dopo ogni cliente con disinfettanti idroalcolici o a base di cloro. E prima di far entrare il cliente successivo, bisogna garantire il ricambio di aria nella cabina il più possibile in modo naturale aprendo le finestre, oppure meccanicamente.

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