Venti milioni ‘polverizzati’. Il bando per le agevolazioni alle imprese per favorire la ripresa produttiva dopo l’emergenza Covid ha esaurito la sua dotazione in mezz’ora.
Venti milioni messi sul piatto dalla Regione, risorse comunitarie riprogrammate, per le aziende con un fatturato superiore a 200mila euro. Il contributo è a fondo perduto, massimo 50mila euro.
La procedura scelta da Palazzo Vitale era a sportello: dalle 10 di ieri il ‘click day’, la chiusura era prevista alle 10 del 24 giugno.
Ma il direttore del I dipartimento Mogavero nel pomeriggio ha sospeso la presentazione (riservandosi di riaprire lo sportello qualora si rinvenissero economie in esito all’istruttoria delle domande pervenute), perché alle 10.30 di ieri mattina erano già arrivate 874 domande per un totale di contributi richiesti pari a 25,5 milioni. E durante la giornata, prima dello stop, ne sono arrivate altre per un totale di oltre 1.100 istanze e 36 milioni di richieste.
Qualche polemica e critica ieri mattina, perché nei minuti immediatamente prima e immediatamente dopo le 10 il sistema Mosem non era accessibile. Anche se i documenti erano stati pre caricati nei giorni scorsi, era fondamentale – come si è visto – riuscire a effettuare il click in tempo utile. In molti hanno segnalato, sia in redazione sia in Regione, il disservizio. Che si è poi risolto dopo 10-15 minuti dallo start.
Una misura che ha funzionato, comunque. E che dimostra anche la gravità delle conseguenze causate dal lockdown al tessuto produttivo locale. «È evidente che il percorso che abbiamo avviato funziona», rivendica da tecnico della materia il governatore Donato Toma. «Ora ci sarà un’istruttoria molto veloce e cominceremo ad erogare i soldi. Entro un mese dovremo erogare tutto», aggiunge. L’istruttoria sarà a cura di Sviluppo Italia. Domani, anticipa poi Toma, partirà anche l’altro bando: 10 milioni a fondo perduto per le imprese che hanno un fatturato inferiore a 200mila euro. «I 58 milioni del piano Start Molise sono quasi tutti messi sul campo. Dopo l’erogazione delle risorse a fondo perduto, faremo una valutazione puntuale. Se ci renderemo conto che qualche settore o qualche forma di imprenditoria resterà ingiustamente fuori, aggiusteremo il tiro in qualche modo», spiega Toma.
Sul fronte della cassa integrazione, inoltre, la Regione è arrivata a istruire circa 2mila domande, resta un terzo del totale.

r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.