Il Molise è la regione che fa registrare il calo dei consumi più contenuto (-7,2%) a causa dell’effetto Covid. Il Trentino Alto Adige la caduta più alta (-16%). È quanto emerge da un’analisi di Confcommercio.
Lo studio conferma una forte eterogeneità nei tassi di variazione della spesa per consumi regionali nel 2020. In termini di perdita di valore, il Nord rimane l’area più penalizzata: dei 116 miliardi di consumi in meno stimati per l’anno in corso quasi il 57% deriva dalle otto regioni settentrionali che nel 2019 pesavano per il 52% dei consumi sul territorio. La Lombardia sconta la riduzione più significativa, pari a 22,6 miliardi di euro. Nel Mezzogiorno la riduzione della spesa sul territorio è più contenuta (-8,5%) a causa della minor presenza di turisti stranieri e di una minore caduta dei redditi.
In termini di consumi per abitante, la caduta della spesa sul territorio nel 2020 ammonterebbe a 1.900 euro a testa, riportandone il livello alla metà degli anni ’90, un’evidenza che conferma l’unicità dell’anno in corso nella storia economica italiana del dopoguerra. Nelle stime, il Sud patisce una riduzione di spesa più moderata del resto del Paese (8,5% contro una media del 10,9%).
«In ogni caso – osserva Confcommercio – il quadro complessivo appare sconfortante e in tutti i territori, per differenti ragioni, dovrebbero trascorrere almeno cinque anni per tornare ai livelli di spesa pro capite del 2019».

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