Un primo superamento dieci giorni fa: il 22 novembre il tasso di occupazione della rianimazione salì al 32%. Poi, pur mantenendosi alto, è tornato sotto la soglia critica del 30%. Ma dal 27 novembre la progressione si è fatta preoccupante: 32% di nuovo, 35, 38 e ieri (coi dati della Protezione civile che nel caso del Molise fotografano la situazione del giorno precedente rispetto a quella comunicata da Asrem agli organi di stampa, quindi con 14 ricoveri in rianimazione) era del 41%.
È Agenas, nel suo rapporto quotidiano, a certificare che l’indicatore relativo alla saturazione della terapia intensiva lampeggia in rosso in Molise. Come Iss e Ministero avevano previsto.
E mentre il dg Asrem Florenzano a Teleregione conferma che oltre ai 12 posti già allestiti al Cardarelli ce ne sono altri 7 ricavati nelle sale operatorie e utilizzate per i pazienti Covid che hanno bisogno di rianimazione, il governatore Toma a Isnews non nasconde la preoccupazione per il dato sulle terapie intensive: «Abbiamo 30 posti, se ne occupiamo per Covid almeno il 30% attiviamo la centrale unica di soccorso nazionale per evitare di occupare le altre postazioni per pazienti no Covid», sostiene.
Il prossimo monitoraggio si annuncia cruciale per la permanenza del Molise in zona gialla.
IL BOLLETTINO DEL 30 NOVEMBRE
Intanto, continuano i contagi. Sono 60 i nuovi casi positivi (su 655 tamponi), i numeri più consistenti a Campobasso (13), Termoli (6), Trivento (5), Isernia, Larino e San Martino in Pensilis (3 in tutti e tre i casi).
Mentre sono 73 i guariti (10 a Bojano, 13 a Campobasso, 4 a Isernia e 4 a Venafro, 5 a Termoli). il totale dei guariti sale così a 1.890. E gli attualmente positivi sono 2.763.
Quanto ai ricoveri, 64 quelli in area medica e 13 in terapia intensiva. Assistiti al domicilio ci sono 2.686 pazienti.
Sale ancora il conto dei decessi: due quelli comunicati nel bollettino Asrem di ieri, il 79enne di Larino di cui si era avuta notizia domenica sera e una 67enne di Termoli che si è spenta in malattie infettive.

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