Sono 63mila i vaccini contro l’influenza distribuiti in Molise, «altri 9.000 sono appena arrivati e sono in distribuzione». A fornire i dati all’Ansa, il presidente della Regione Donato Toma.
Che ha fatto sapere anche che a questo quantitativo si aggiungono «15.000 prestati dalla Campania» per i quali «siamo in attesa di consegna», oltre «a 10.000 richiesti dalla Protezione civile». Nelle ultime ore il segretario regionale della Fimmg Antonio Tartaglione aveva evidenziato le difficoltà dei medici di base nei confronti dei loro assistiti a causa della carenza di dosi vaccinali (nella foto il cartello che ha affisso al suo studio).
Altro fronte, quello dei pediatri. Hanno ricevuto le dosi dal 13 novembre in poi, quindi un mese dopo l’avvio ufficiale della campagna e dopo l’avvio della distribuzione ai medici di base. Ai pediatri, fa sapere inoltre il presidente della Fimp Molise Donato Meffe, non sono stati consegnati i dispositivi di protezione (mascherine e guanti). «A tutti i medici hanno distribuito la metà dei vaccini richiesti – conferma la situazione descritta dai sindacati medici in questi giorni – Chi ne ha chiesti molti ne ha avuti parecchi. Noi pediatri – spiega Meffe – che ne avevamo chiesto pochi in una prima tranche, non avendo uno storico del fabbisogno degli anni precedenti considerato che è il primo anno che il vaccino influenzale è gratuito per i bambini da 6 mesi a 6 anni, ne abbiamo ricevuti pochi e, per alcuni colleghi, non sufficienti».
Un problema comune a molte Regioni, a partire dalla Lombardia. A integrare le forniture reperite dalle amministrazioni territoriali arriverà quella acquistata dal ministero della Salute da Astra Zeneca Usa: si tratta del cosiddetto ‘spray nasale’ per via della modalità di somministrazione. È il Fluenz Tetra, validato e approvato dall’Aifa e dall’Agenzia europea per il farmaco. Il Molise risulta averne chiesto 20mila dosi, l’arrivo in Italia del medicinale era previsto per la scorsa settimana. Appena disponibile sarà dunque distribuito ai pediatri.
Fluenz Tetra è composto da quattro ceppi di virus vivi attenuati. Per la sua somministrazione ci sono precise indicazioni: soggetti sani dai due ai 18 anni, non allergici alle proteine dell’uovo e alla gentamicina, che non vivono con soggetti immunodepressi. Con le dosi di vaccino iniettivo che sono state distribuite da metà novembre in poi, i pediatri – spiega ancora Meffe – «hanno privilegiato i bambini e i ragazzi a rischio». Il richiamo dopo quattro settimane, per i primi minori vaccinati, ci sarà dopo l’8 dicembre. Chi non lo avesse ancora fatto, avrà a disposizione quello per via nasale. Dubbi e polemiche, oltre che per i ritardi evidenti di una campagna antinfluenzale che era stata annunciata come anticipata e rafforzata in Molise come nel resto d’Italia, già si sprecano. Il consiglio di Meffe ai genitori è di rivolgersi al pediatra, che saprà consigliarli e suggerire loro cosa fare.

r.i.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.