In attesa di una scheda anagrafica da due settimane: una richiesta inviata (il 7 dicembre) così come illustrato sulla home page del sito dell’Agenzia Molise Lavoro, al Centro per l’impiego di Campobasso via mail posto che gli uffici non possono accogliere l’utenza per via delle restrizioni Covid.
Una mail inviata, con allegati tutti i documenti richiesti, oggetto anche di un sollecito recante, nell’oggetto, l’esatta spiegazione dell’urgenza della richiesta. Quella scheda anagrafica è vitale perché legata ad una procedura di assunzione. Nessuna risposta, nessun cenno. Motivo per il quale una nostra lettrice ha inteso raccontare l’ennesima lungaggine di una burocrazia che si beffa delle necessità del cittadino che, sia chiaro, pagando le tasse consente ai dipendenti di tali uffici di poter ricevere lo stipendio a fine mese.
«Inutile persino provare a telefonare all’ufficio di piazza Molise – spiega la lettrice -: risponde la segreteria telefonica. Ma, mi chiedo, se in quell’ufficio non si riesce ad evadere una richiesta semplicissima, relativa ad un documento di routine per un centro per l’impiego, ma che per me è vitale visto che mi consentirà di essere assunta e quindi di poter lavorare, avranno mai il tempo di ascoltare la segreteria telefonica? Un disservizio che non ha scusanti, che crea un problema enorme all’azienda che ha inteso darmi una possibilità e a me che avrei potuto sottoscrivere un contratto da almeno 15 giorni mentre oggi sono ancora in attesa che qualcuno, da piazza Molise, evada la mia richiesta. Non escludo, ove mai non dovessi ricevere notizie entro le prossime ore, di denunciare il fatto agli organi competenti».
Chissà se entro Natale, si compirà questo miracolo, al Centro per l’Impiego di Campobasso.

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