Carenze di personale e siringhe, a cui si cerca di sopperire anche con medici in pensione o volontari e le scorte degli ospedali: sono alcuni dei problemi che comportano un andamento delle vaccinazioni in Italia meno veloce di quello che si auspicava.
Così sostiene pure il dg dell’Asrem Oreste Florenzano: «Le siringhe che ci sono pervenute non erano idonee». E le hanno dovute rispedire ad Arcuri. Gli ospedali molisani, risponde poi il direttore alla domanda se comunque non fossimo dotati di siringhe idonee, ne sono dotati, «ma i patti erano che ci sarebbero state fornite». Comunque si procederà con le scorte dell’Asrem per adesso.
Domani, comunque, assicura il presidente della Regione Donato Toma, anche in Molise partirà la prima fase di immunizzazione contro il virus Sars-Cov2. Ieri pomeriggio una riunione operativa con il sub commissario Grossi, la direzione Salute della Regione, i vertici dell’Asrem. Mentre ieri mattina il governatore ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Salute Speranza, che lo ha chiamato, racconta Toma a Primo Piano, sia per parlare della situazione riguardante il commissariamento sia per capire se il Molise ha qualche problema visto che la vaccinazione non è ancora partita. «Gli ho spiegato che abbiamo carenza di personale, che le siringhe che ci erano arrivate abbiamo dovuto rispedirle indietro. E lui mi ha assicurato che fra martedì e mercoledì avremo accesso ai curricula di medici e infermieri che hanno risposto alla call del commissario Arcuri».
Lunedì si parte negli ospedali, quindi dalla vaccinazione degli ospedalieri, di Campobasso, Isernia e Termoli. Circa 140 vaccini ogni punto: questa la stima della capacità. Nel giro di due o tre giorni si procederà con le strutture convenzionate e con le rsa, si legge in una nota congiunta di Toma e Florenzano.
Quanto al personale, spiega il dg Asrem, «è una criticità che abbiamo superato attraverso accordi con i medici di medicina generale e l’utilizzo di prestazioni aggiuntive del personale in servizio. Stiamo anche scorrendo le graduatorie per la formazione delle squadre che si occuperanno delle vaccinazioni sul territorio nella ‘fase 2’ e accolto, con grande favore, la disponibilità di medici volontari per il tramite degli Ordini»
Fino a domani vaccini in frigo e Molise in coda. Ha recuperato l’Abruzzo ieri, per esempio. Traina il Lazio con quasi 11mila dosi inoculate. La percentuale più alta, rispetto alle dosi ricevute, a Trento (34,8%) che invece sabato era fra le peggiori. A dimostrazione che si può recuperare. A patto di organizzarsi. Schiodare il Molise dagli ultimi posti è un imperativo per Toma che non usa mezzi termini: «Da lunedì (domani, ndr) partono i vaccini, ho dato un ultimatum. Perché ho preso un impegno col ministro e intendo rispettarlo».

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