Il decesso di un 75enne di Pietrabbondante fa salire il conto delle vittime per Covid in Molise dall’inizio della pandemia a quota 232. La triste contabilità dei morti non si ferma. Così come la pressione sul Cardarelli dove ieri sono stati ricoverati in malattie infettive altri cinque pazienti provenienti da Termoli, Campobasso, Serracapriola, dalla casa di riposo di Sant’Elia e da Riccia. Un solo dimesso, un paziente di Oratino, mentre per una persona di Castelmauro ricoverata in area medica è stato necessario il trasferimento in terapia intensiva dove attualmente sono ricoverati in nove, 58 invece i pazienti in malattie infettive.
Nelle ultime 24 ore il numero dei guariti (98) supera quello dei nuovi contagi (72). Processati 609 tamponi, il tasso di positività si attesta all’11,82%. Sempre attivo il cluster di Ripalimosani con altri 7 casi, si registra invece un focolaio a Castelmauro dove sono state riscontrate 9 infezioni. Positivi anche ad Acquaviva Collecroci (2), Agnone (1) Baranello (4), Bojano (3), Campobasso (6), Campodipietra (1), Campomarino (1), Colletorto (1) Ferrzzano (2), Fossalto (1), Frosolone (3), Guardiafiera (1), Isernia (4), Larino (1), Macchiagodena (2), Mirabello Sannitico (3), Pettoranello (1), Pietracatella (2), Riccia (2), San Giovanni in Galdo (1), Sant’Elena (3), Sant’Elia (1), Serracapriola (1), Sesto Campano (1), Termoli (2), Trivento (4) e Venafro (2).
La campagna vaccinale prosegue nelle case di riposo. Finora sono state somministrate 6199 dosi. Stamane il secondo richiamo per le cinquanta persone scelte per il Vaccine-day del 27 dicembre, tra questi anche anziani e operatori della casa di riposo Cannavina di Ripalimosani.
L’ORDINANZA. Intanto il governatore Toma ha vietato la macellazione dei suini a domicilio. Ha inoltre prorogato fino al 31 gennaio il divieto utilizzare i mezzi di trasporto pubblico senza un motivo valido ovvero per lavoro, salute o necessità improrogabile. Resta l’obbligo per chi rientra in Molise da un’altra regione di comunicare la propria presenza al proprio medico o al dipartimento di prevenzione. Infine prorogate anche le misure di contenimento del rischio assembramento: demandato ai sindaci il compito di individuare dove c’è tale rischio e di chiudere eventuali strade o piazze.

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