«Sono orgoglioso e sento la responsabilità del ruolo». Alfonso Cantone, avvocato di Venafro, è il primo presidente molisano del Cda dello Zooprofilattico Caporale.
Ente sanitario di assoluto rilievo che quest’anno festeggia l’80esimo della fondazione e che col Covid ha conquistato un’autorevolezza che ha visto, ad esempio, chiedere i suoi servizi da Regioni del Nord tradizionalmente blasonate in sanità.
Ieri il voto che ha sbloccato un impasse che durava dall’autunno scorso. La Regione Abruzzo nomina il dg, il Molise stavolta ha rivendicato la presidenza. Il componente nominato dall’amministrazione Marsilio però è anche cambiato in virtù di un ricorso al Tar. Dopo tre sedute di Cda andate deserte, ieri il neo componente abruzzese Di Giulio si è alla fine astenuto, anche se aveva tenuto il fronte, e il ministero della Salute invece ha puntato sul nome del Molise. «La battaglia è durata 8, 9 mesi. Ringrazio per questo il presidente Toma, che ha tenuto la barra dritta, il presidente del Consiglio Micone e il vicepresidente della giunta Cotugno. Nonché – prosegue Cantone – la dottoressa Ferri del Ministero che ha una squisita professionalità e un’umanità rara».
Bilancio da 50,5 milioni e 700 dipendenti, riferimento oramai internazionale non solo per la sorveglianza sulle malattie animali (anche quelle che possono trasmettersi all’uomo) ma pure per la ricerca e lo studio sulle malattie che in Europa non sono endemiche, lo Zooprofilattico ha tre sedi in Molise. «Lavorerò perché l’istituto continui a svolgere il ruolo importantissimo che ha già e con traguardi sempre più lusinghieri. Sono quindi molto orgoglioso per questo incarico – dice il neo presidente – e sento la responsabilità del ruolo. Cercherò di dare lustro al Molise potenziando e valorizzando le sue tre sedi, ma naturalmente con lo sguardo su tutto l’istituto e le sue immense potenzialità».
