I dati del ministero della Salute elaborati e aggiornati quotidianamente sul sito “Covid-19 Italia” a cura di Paolo Spada vedono il Molise, con le sue due province, in coda alla classifica sull’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti, uno dei parametri utilizzati per la classificazione di rischio da Iss e dicastero.
La provincia con l’incidenza più bassa, negli ultimi sette giorni, è Pescara: 53 contagi ogni 100mila abitanti. Subito sopra, penultima, Isernia (55) e poi Campobasso con 67 casi. Conferma di un andamento ‘certificato’ la scorsa settimana dal report Iss, il nuovo in bozza arriva oggi, che potrebbe portare il Molise in zona gialla se venisse ripristinata. Fino al 30 aprile, infatti, l’Italia è rossa o al limite arancione.
Le Regioni continuano il pressing per un’anticipazione delle riaperture, pur in sicurezza e in base alla curva epidemiologica. Lo stesso governatore del Molise Donato Toma conferma che è pronto a chiedere di tornare in giallo e che bisogna tener conto delle condizioni delle attività economiche ormai allo stremo. Palestre e piscine all’aperto, i ristoranti almeno a pranzo: queste alcune delle riaperture proposte in un documento di Forza Italia, oggi partner di governo. La posizione comune delle Regioni invece uscirà dalla Conferenza, dove oggi è in agenda l’aggiornamento delle linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative. Secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica, le Regioni chiederanno al governo di riaprire i ristoranti anche la sera, privilegiando gli spazi all’aperto. Altra richiesta, lo spostamento dell’orario del coprifuoco dalle 22 a mezzanotte, ipotesi che sembra condivisa anche da esponenti del governo. Lo stesso ministro della Salute Speranza, di solito molto prudente, ha detto: «Credo che sia sicuramente lecito aspettarsi delle riaperture per maggio ma verificheremo i dati giorno per giorno come è giusto. L’ipotesi di lavorare sull’aperto personalmente mi convince molto, i dati indicano che c’è minore possibilità di contagio e quindi la stagione che sta arrivando potrà aiutarci a recuperare alcune attività».
Toma quindi è convinto che gli sforzi e i sacrifici fin qui compiuti mettano il Molise, anche rispetto alla percentuale di vaccini agli over 80, nelle condizioni di riaprire a breve. «Ma dobbiamo tener conto di tutte le condizioni di contesto», ribadisce. «Non vorrei che sprecassimo tutto quello che abbiamo fatto».

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