Lei, la mamma, ha trovato la forza e la determinazione per rendere pubblica una vicenda così delicata: la figlia, una bambina affetta da crisi epilettiche, quest’anno non potrà partecipare al campus estivo organizzato dal Comune di Campobasso e aperto anche ai bambini con problemi di disabilità.

“Mia figlia è stata discriminata”, aveva raccontato amareggiata la signora, pronta a rivolgersi anche agli avvocati pur di far avere alla sua piccola gli stessi diritti dei suoi coetanei ‘normali’. La storia ha suscitato diverse reazioni: numerose le proteste e la disapprovazione espresse nei confronti del Comune di Campobasso e pubblicate anche sulla pagina Facebook di Primo Piano Molise. Tanti, invece, hanno espresso solidarietà e vicinanza alla ‘madre coraggio’ e alla sua piccola.

Anche l’amministrazione di Palazzo San Giorgio si è attivata rapidamente. Per fortuna, si potrebbe dire. “Non c’è stata nessuna volontà di esclusione, anzi quello è uno dei pochi laboratori aperti ai disabili”, ha puntualizzato il sindaco Antonio Battista. “Stiamo verificando come risolvere la questione che è diventata sanitaria. Dunque, c’è bisogno di un’infermiera abilitata a compiere determinate operazioni dal momento che la bambina ha bisogno, in caso di necessità, di un farmaco salvavita che va somministrato in un certo modo”. Per impiegare un’operatrice professionale sarà coinvolta anche l’Asrem (“C’è già una disponibilità della Regione per risolvere la questione”) e i costi aggiuntivi saranno tutti a carico di Palazzo San Giorgio.

Ulteriori particolari della vicenda domani su Primo Piano Molise. 

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