Solo sabato mattina Salvatore Colagiovanni, attivissimo assessore della giunta Battista, aveva gettato la spugna con un messaggio postato sulla sua bacheca Facebook. Lo sconforto, forse, arrivava dal flop dei provini del Grande Fratello, che gli organizzatori di Vivi la tua città, anche se oggi non lo ammettono, avevano enfatizzato come fosse l’evento dell’anno.

Quello sentito ieri era un altro Colagiovanni, rinvigorito dalle migliaia di presenze che da sabato pomeriggio e fino a notte fonda hanno invaso il centro del capoluogo, facendo registrare numeri da record.

“Da non crederci – spiega l’assessore al telefono – , sono a Riccia per la festa dell’uva e la gente mi ferma per complimentarsi della riuscita di Vivi la tua città”.

Benché sollecitato, Colagiovanni non vuole parlare di numeri. “Aspettiamo – dice – quelli ufficiali della questura. Molti commercianti hanno paragonato le presenze a quelle del Corpus Domini. Bene, dico io. Ma con una differenza: a Corpus Domini il business lo fanno gli ambulanti. Ieri (sabato, ndr) la città era dei campobassani, ovvero, di tutti quelli che hanno creduto in noi e nell’iniziativa”. Non proprio tutti i negozianti ci hanno infatti creduto. Alcune saracinesche sono rimaste abbassate, nonostante la presenza davvero impressionante di persone.

Una manifestazione, Vivi la tua città, molto ben riuscita. Che tuttavia è stata accompagnata da una sequela di critiche. “Le critiche? Hanno risposto per noi migliaia di campobassani – ancora Colagiovanni – mettendo a tacere anche i più scettici. La cosa che mi ha riempito il cuore, a dispetto di qualche professorino che si professa sinistroide e che non ha mai lavorato sul serio in vita sua, è vedere le famiglie intere in giro per i vicoli del centro storico, in piazza Prefettura, sotto al Comune, davanti all’obelisco. Una fiumana massiccia e ininterrotta che ci ripaga di ogni sforzo. Ho visto bar e locali pieni all’inverosimile, non c’era una sedia vuota nemmeno a pagarla oro”.

L’assessore è una volpe e il politichese lo conosce a memoria, ma nel caso di specie le immagini della manifestazione lasciano davvero poco spazio all’interpretazione: è stato un successo.

“Devo dire grazie allo staff del settore Attività produttive, alla dottoressa Letizia Colella che si è messa a disposizione lavorando duro ben oltre l’orario d’ufficio. Un plauso lo devo alla Polizia municipale e, ancora, a Giuseppe Formato, Claudia Mistichelli, Maurizio Discienza, Max Manocchio e Annartita Meola. Dico ancora grazie a tutti i volontari, ai commercianti che hanno aderito e alle associazioni (non le nomino perché sono certo che dimenticherei qualcuno) che ci hanno dato una grossa mano d’aiuto. Cito in ultimo, ma non in ordine d’importanza, la Confesercenti: Pasquale Oriente e Anna Valente sono stati il motore di tutto quanto avete visto. Ci hanno messo la faccia e i soldi. Bravi, bravi, bravi”.

Colagiovanni già è proiettato ai prossimi appuntamenti.

“Penso al Natale, ad organizzare qualcosa di simile per la notte di Capodanno. Ci metteremo a tavolino già domani (oggi, ndr) con Emma de Capua, Alessandra Salvatore e Michele Durante. Quest’anno allestiremo un bando di gara all’interno del qualche prevedremo eventi, manifestazioni e l’allestimento delle luminarie. Vogliamo fare in modo che Campobasso diventi una città turistica dove trascorrere le feste di Natale. I presupposti ci sono. Certo, se poi c’è chi si lamenta che per Vivi la tua città gli abbiamo chiuso la strada sotto casa per un giorno e mezzo, allora continuiamo a piangerci addosso e facciamo la città che dorme”.

Oggettivamente qualche telefonata di lamentela è arrivata anche alla redazione di Primo Piano, in particolare venerdì quando il centro di Campobasso era praticamente off limits. Forse in quella circostanza se ne poteva fare a meno visto che poi tutta l’affluenza annunciata per i provini del Grande Fratello non c’è stata. “Grande Fratello è stata un’idea di Confersercenti a cui va ancora una volta il mio ringraziamento. Ai provini si sono iscritti 608 partecipanti e se ne sono presentati alle selezioni 450. Se ognuno ha speso anche solo 5 euro, vuol dire che nelle casse degli esercenti sono entrati più di 2mila euro. E comunque tante persone hanno avuto l’occasione di conoscere la nostra città. D’altronde le tappe successive dei casting erano Taranto e Milano e non roccacannuccia. L’evento poteva fungere da traino alla manifestazione del giorno successivo. Se così non è stato la prossima volta faremo scelte diverse, ma non me la sento di condannare nessuno”.

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