Si tenta di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Questo il copione in scena ad Agnone all’indomani della notizia da parte del primo cittadino, Daniele Saia sulla realizzazione del nuovo palasport che nascerà sulle ceneri della vecchia struttura. Un annuncio, quello del sindaco, atteso da anni dagli sportivi altomolisani che tuttavia nelle ultime ore sta sollevato polemiche su polemiche sui social. Malgrado da decenni circola l’intenzione di realizzare il nuovo impianto, mai nessuno, come oggi, si era interessato realmente al problema che vedrà lo smantellamento della cupola monolitica Binishell. Una struttura ormai vetusta che fa acqua, è proprio il caso di dirlo, da tutte le parti e che al tempo stesso ha incuriosito migliaia di persone per la sua inconsueta forma architettonica.
«Con il dovuto rispetto per tutti, sento di dire che l’abbattimento della cupola agnonese non è altro che un ‘accanimento terapeutico’ di pulizia e distruzione di quell’edificio, voluto, premeditato e silenziosamente attuato da parte di tanti, nessuno escluso. Quella struttura, mai digerita e capita fino in fondo, sarà portata al collasso volutamente – scrive su facebook Fabio Sammartino, figlio dell’ingegnere progettista (Pasquale Sammartino, ndr) -. La storia di Agnone è fatta anche da quella cupola. Su quell’impianto sono state scritte tesi universitarie senza contare le tante persone giunte da ogni parte d’Italia per visionarla. Da molti è stata definita un gioiello in fatto di impiantistica conosciuta nel resto del Paese il 27 maggio del 1981 quando ospitò l’incontro di pugilato Giuseppe Martinese-Luciano Navarra. Ricordo ancora i complimenti e la commozione da parte di chi l’aveva progettata, realizzata e voluta. Con un pizzico di orgoglio voglio ricordare l’impegno di mio padre che si spese tanto per progettare l’area sportiva in località Tiro a Segno dove nacque la famosa ‘cupola’, e come strenuamente la difese davanti all’architetto Jervolino, potente dirigente della Cassa per il Mezzogiorno, che alla fine ne diventò uno dei maggiori sponsor. Per quei tempi si trattò di un vero progetto futuristico e moderno che oggi sarà cancellato con un colpo di spugna».
Sulla stessa lunghezza d’onda diversi altri commenti che arrivano in maniera tardiva: il vecchio e ormai cadente ‘cupolone’ farà spazio ad un nuovo impianto. Ciò non toglie che per ricordare quella stagione si potrebbe realizzare quanto meno un plastico che ne ricordi le gesta, come ebbe a dichiarare lo stesso sindaco di Agnone qualche tempo fa.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.