Il prossimo amministratore delegato dell’ex Ilva? Stando alle indiscrezioni della stampa nazionale le strade condurrebbero al 66enne manager agnonese Rocco Sabelli che in passato ha già rivestito la carica in Alitalia, Piaggio e Telecom. Sabelli, a quanto pare, si starebbe occupando del dossier sul futuro dell’acciaieria tarantina conferitogli da Giancarlo Giorgetti.
Il ministro dello Sviluppo economico – scrive la Repubblica – infatti non nasconde ai suoi collaboratori l’insoddisfazione sull’attuale gestione dell’Ilva, anche se dal Mise non arrivano conferme sulle voci di pressing dello stesso Giorgetti nei confronti dei Mittal per un cambio della guardia. L’accordo raggiunto dallo Stato e dal gruppo franco-indiano prevede l’ingresso di Invitalia (società del Tesoro) nel capitale di Ilva con una ricapitalizzazione da 400 milioni, anche se resta l’incognita del verdetto del Consiglio di Stato sulla possibile fermata degli impianti (la sentenza è attesa per metà maggio, ma l’Avvocatura sta studiando uno “scudo giuridico” che consenta al governo di sbloccare subito i 400 milioni). A quel punto – prosegue sulle pagine di Economia il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari – lo Stato esprimerà tre consiglieri d’amministrazione: il governo ha già individuato Franco Bernabè (ex timoniere di Eni e Telecom), che sarà anche presidente, mentre le altre due caselle dovrebbero essere riempite da Stefano Cao (ad uscente di Saipem) e Ernesto Somma (head of innovation di Invitalia). Gli ulteriori tre consiglieri li esprimerà ArcelorMittal cui spetta la nomina dell’ad (le poltrone si invertiranno quando nel 2022 lo Stato salirà al 60%). Lucia Morselli, attuale ad dell’ex Ilva, fin qui ha avuto mano libera dai Mittal in una gestione fatta soprattutto di tagli e risparmi che hanno però innescato tensioni sociali ora al culmine. Anche per questo Londra non si opporrebbe a un eventuale ricambio, considerando esaurita la missione dell’ad.
Tra le candidature di cui si parla – ed ecco la soffiata di Repubblica – c’è quella di Rocco Sabelli oggi consulente di Giorgetti, anche se va notato che tutti i nomi in ballo sul fronte italiano per il nuovo cda Ilva non hanno alcuna esperienza siderurgica. D’altro canto, Bernabè e Cao vantano competenze sul gas, utili nella prospettiva della conversione all’idrogeno dell’acciaieria. Obiettivo tecnologico per il quale sono in pista Danieli, Saipem e Leonardo – che hanno annunciato un’apposita alleanza – mentre Danieli e Fincantieri hanno firmato un memorandum con ArcelorMittal per ristrutturare gli altiforni.

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