La Regione Molise lancia un Sos, e si tratta di salvare una importante porzione di territorio dallo spauracchio dell’insediamento di un mega parco eolico. Non usa mezzi termini l’assessore regionale Nicola Cavaliere, che si è rivolto direttamente al ministro Patuanelli: «Mi aiuti a fermare il progetto». Il progetto prevede la realizzazione di dodici torri in basso Molise e per l’esponente azzurro significherebbe la distruzione di agricoltura e turismo assieme alla fiducia dei cittadini. «Egregio ministro, voglio rappresentarle l’indignazione di cittadini, imprenditori agricoli, rappresentanti delle istituzioni locali e regionali per la realizzazione di un mega parco eolico da 48 megawatt costituito da 12 torri alte 200 metri che deturpano un territorio dove già sono presenti altri impianti eolici». È quanto si legge nella lettera che l’assessore Nicola Cavaliere ha inviato oggi stesso al ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli. Nei giorni scorsi la società Wind Energy San Martino srl, che ha presentato l’istanza per l’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA), ha infatti ricevuto parere favorevole alla realizzazione dell’opera da parte del Ministero per la Transizione Ecologia e Digitale (MITE), mentre il Ministero della Cultura (MIBAC), fortunatamente, ha espresso parere negativo.
«Il territorio – sottolinea Cavaliere – è a forte vocazione agricola, un’agricoltura che produce eccellenza e che rappresenta davvero il cuore pulsante dell’economia locale. Un simile progetto metterebbe seriamente a rischio la sopravvivenza di aziende, alcune storiche, dedite alla produzione di qualità di cereali, legumi, olio, vino apprezzati e venduti in tutto il mondo. Ma non solo: siamo a pochi chilometri dalla costa e l’intervento minerebbe anche gli sforzi di chi opera nel settore turistico, per rilanciarsi in questo periodo di grave crisi dovuta alla pandemia». L’assessore regionale ha poi ricordato al ministro che proprio in questa fase storica si ha un’ultima possibilità di rilanciare il Paese e i territori utilizzando in modo corretto e strategico i fondi della nuova Pac e del PNRR. Un’occasione che non possiamo sprecare, perché c’è in gioco pure la difesa di borghi aree interne e la tutela del patrimonio ambientale, paesaggistico e della biodiversità. «È opportuno – aggiunge – anche in campo energetico assumere decisioni che non mettano a repentaglio il futuro delle aziende agroalimentari e turistiche. Sarebbe invece giusto agire nella direzione opposta e incentivare soprattutto le nuove generazioni ad investire in attività imprenditoriali in grado di valorizzare in tal senso i propri territori».
La decisione finale sulla realizzazione del mega impianto spetterà alla Presidenza del Consiglio dei ministri: «In rappresentanza del mondo agricolo regionale, – conclude Cavaliere – La invito ad intercedere con i colleghi ministri e le strutture competenti al fine di revocare tali autorizzazioni e La esorto ad impegnarsi in prima persona e pubblicamente a difesa del settore per dare un segnale di fiducia e speranza ai cittadini».

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