Un sottile filo rosso è quello che lega nel secondo sabato di maggio le comunità di Petacciato e Montenero. La dipartita di Sonia, ricordata ieri, colpisce la prima, la tragica scomparsa della piccola Giulia, nel settembre scorso, devastò invece entrambe e nella logica di un fato che accomuna i sentimenti, ieri contestualmente alla Marcia bianca, c’è stata, alla presenza della famiglia, la cerimonia dedicata alla bimba che un incidente ha portato via troppo presto. «Dalle cose brutte può venir fuori anche qualcosa di bello e di grande». E’ questo il messaggio di speranza diffuso ieri pomeriggio, alle 16, da don Stefano Rossi prima della benedizione del gioco messo a dimora nel parco in memoria della piccola Giulia Di Gregorio. Parole che vanno dritte al cuore con fede e nello stesso tempo il ricordo si trasforma in gioia. «Anche quando la nostra vita dura poco – continua don Stefano – questa lascia una traccia e momenti come questi c è lo ricordano. Attraverso i bambini ci sarà il sorriso di Giulia, ci sarà il suo cuore, ci sarà la sua vita; lei ci ha lasciati ma continua a vivere nei nostri giorni». In un caldo pomeriggio di tarda primavera, tutti hanno volto lo sguardo a quel cielo solcato da nubi che volevano essere cuscini di amore dove adagiare gli occhi, ammirando un piccolo angelo che dal Paradiso partecipava nello spirito eterno a questo omaggio così speciale. A 8 mesi dal dramma, è stato donato a Montenero di Bisaccia un gioco per i più piccoli nel parco intitolato a don Nino Zappitelli. Il gesto solidale è frutto di una raccolta fondi promossa dagli amici della famiglia Di Gregorio, in particolare dalla classe 1985 e sostenuto da oltre 100 famiglie.

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