Una cerimonia piena di voci di ogni età, quella di ieri mattina a Colletorto. Per tanti versi toccante e certamente piena di messaggi sensibili ed educativi. Una cerimonia di canti e di tanti ricordi di ieri all’insegna della memoria più viva che mai più deve rimanere nei cassetti dell’oblio. Si. Perché le esperienze del passato hanno valore e senso solo se riescono a promuovere un futuro migliore per tutti noi. Il valore della memoria è qui. E’ un giacimento di sapere senza fine. Sempre utile al sapere e al domani che verrà. Il quadro dei ricordi adesso ha una radice più forte per non cadere dunque nell’oblio. Perché tutto ciò che viene scolpito sulle pietre e sui monumenti, nel tempo resiste. “Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado di Colletorto ins. Carmela Ciniglio” così si legge da oggi sulla facciata dell’edificio scolastico. Questa intitolazione scolpita sulla pietra pertanto difficilmente verrà dimenticata. La comunità di Colletorto, i ragazzi, gli operatori della scuola, i docenti, le autorità civili, religiose e militari, in un clima pieno di luce e di voglia di fare, hanno partecipato con commozione all’intitolazione dell’edificio scolastico alla maestra Carmela Ciniglio morta nel crollo della Jovine di San Giuliano di Puglia con i suoi alunni il 31 ottobre 2022. All’inizio la musica d’insieme ha richiamato tutti al silenzio. E’ stato l’Inno alla Gioia, suonato dall’Orchestra dell’Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano, in sede di apertura, ad emozionare tutti i presenti. A seguire altri pezzi musicali, canti e recitazione hanno fatto da cornice al vivace cerimoniale. Tra gli isolatori sismici, dunque, di una scuola sicura da poco inaugurata, che fa bella mostra di sé all’entrata del paese, tra la caserma dei carabinieri e le antiche mura monastiche, sulle ali di mille pensieri il tono dei ricordi ha abbracciato il cuore di tutti. Si sono riaperte le pagine di una storia locale ancora viva e presente. Perché, a distanza di oltre vent’anni dal terremoto, la ricostruzione non ancora vede la fine. E ci sono ancora risposte da dare. Sul cammino della memoria è riapparso il dolore dei giorni più cupi, la tristezza di quei momenti e le sofferenze mai spente vissute in prima persona. Che bisogna assolutamente ricordare e trasmettere ai nostri ragazzi – ha precisato la preside Giovanna Fantetti, amica e collega della maestra Carmela Ciniglio, dopo aver portato i saluti di Anna Paola Sabatini, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale del Molise. Il dolore deve insegnare a chi ha responsabilità in ogni contesto a fare meglio. Con un pizzico di orgoglio e soddisfazione, successivamente sono state segnalate le esperienze positive nate all’indomani del sisma per dare spazio alla voglia di vivere e di rinascita. Oggi la scuola antisismica in paese è una bella realtà. Nonostante i tanti ritardi, ha precisato il Sindaco Mimmo Mele. Non solo. Ma poi il gemellaggio con la Quarta Circoscrizione di Bari, presente nell’occasione con i suoi rappresentanti, all’insegna dell’amicizia più genuina, è un’esperienza fantastica che arricchisce le due realtà che ogni anno puntualmente si rivedono per celebrare un sodalizio ricco di opportunità e scambi culturali. Grazia Albergo, presidente della IV Circoscrizione di Bari, animatrice tra l’altro delle esperienze più belle tra Colletorto e la città di Bari, ha portato i saluti del sindaco di Bari Antonio Decaro. Rocco De Adessis, cittadino onorario di Colletorto, a cui si deve il monumento dedicato alla maestra Ciniglio davanti alla scuola di Colletorto, ancora una volta si rivela protagonista di uno scambio culturale sulla scorta di una storia che arricchisce un sapere di antica memoria. Presente la preside dell’Istituto Scolastico di Carbonara e il dirigente scolastico dell’epoca, Salvatore Roccella, per aver promosso il 6 giugno 2007 l’intitolazione della Scuola Primaria di Loseto alla maestra Carmela Ciniglio. Per la prima volta in Italia viene intestata una scuola ad una maestra sconosciuta, deceduta tra le mura scolastiche nell’adempimento del proprio dovere. Commossi i parenti, i figli Mario, Luca e il marito della maestra Carmela Ciniglio, Franco Ianiri, presenti alla cerimonia benedetta dal vescovo Gianfranco De Luca. Una giornata che lascia il segno nelle maestre, nella vita della scuola e nella storia della comunità. Un momento di riflessione di ampio respiro educativo per dare senso alla vita in cammino. Sosteniamo il valore del ricordo. Perché, sempre, la sua delicatissima voce, che ama gli affetti e la vita in ogni dove, ci sussurra: «E’ intelligente chi si sforza di mettere in pratica gli insegnamenti della memoria».

Luigi Pizzuto

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