Tra il 14 e il 16 agosto 2018 uno sciame sismico sconvolse parte del basso Molise, facendolo ripiombare, anche se senza lutti, nel dramma del terremoto, con centinaia di sfollati e il ritorno delle tendopoli. Un sisma che non ebbe molto clamore mediatico, poiché la prima scossa coincise col crollo del ponte Morandi, disastro del 14 agosto (commemorato ieri), costato la vita a 43 persone. Sono trascorsi cinque anni e sinceramente di ricostruzione c’è stato davvero poco. Solo dal luglio 2020 è stato nominato il commissario ad acta, nella figura dell’ex governatore Donato Toma. Scaduto il 30 giugno l’ennesimo periodo di proroga nei 21 comuni del Cratere, il sindaco di Montecilfone, Giorgio Manes, capofila del territorio, ha inviato lo scorso 5 luglio alla struttura commissariale l’istanza formale, rivolgendosi sia al commissario Donato Toma (in carica almeno fino a fine anno) che all’ingegner Giuseppe Cutone, sottolineando il perdurare delle contingenti difficoltà operative e della situazione di difficoltà dal punto di vista progettuale segnalate dai professionisti e dalle imprese operanti nella ricostruzione accentuate dalle numerose scadenze conseguenti agli adempimenti connessi o complementari alla ricostruzione privata in atto attraverso la misura del superbonus 110%, tenuto conto anche dell’incertezza in cui versa tale misura. Pertanto, ritenendo necessario, per la ricostruzione degli edifici danneggiati individuare quale nuovo termine di proroga delle Ordinanze Commissariali il 31/12/2023. Proprio a Manes abbiamo chiesto lo stato dell’arte del post sisma: «Siamo a 5 anni dal terremoto dell’agosto 2018. Sono state presentate istanze di finanziamento per immobili destinati ad abitazione principale e ad attività produttive per un ammontare di circa 23 milioni, in corso di finanziamento interventi sugli edifici di culto per circa 4 milioni di euro a Montecilfone, Acquaviva Collecroce e Castelmauro. Il commissario ha emesso decreti di finanziamento per una ventina di interventi, l’importo complessivo è di 3 milioni di euro e i cantieri sono prossimi ad aprire in tutti i comuni del cratere. Il numero complessivo delle istanze presentate è di 131 ad oggi con fondi impegnati per un importo di circa 34-35 milioni di euro. Come ricorderete il commissario ha a disposizione 39 milioni, sono in corso di finanziamento anche interventi sugli immobili pubblici danneggiati per circa 3-4 milioni di euro».

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