Ci vorrà una settimana per fare i sopralluoghi in tutte le abitazioni che hanno mostrato crepe a Guglionesi. Intanto, al di là delle 200 persone ospitate nella tendopoli dello stadio, è toccato al sindaco Mario Bellotti firmare sabato sera l’ordinanza per lo sgombero di 13 abitazioni che sorgono nei pressi del palazzo pericolante chiamato Palazzo Vernucci, in via Martiri d’Ungheria. Oltre a via Martiri d’Ungheria, l’ordinanza ha riguardato abitazioni in via Nicola Iacobitti e via Firenze. «In data 14 agosto 2018, alle ore 23:48 ore locali si è verificato un sisma di magnitudo momento (MW) di 4,6 che ha determinato la necessità di eseguire sopralluoghi almeno visivi circa il danneggiamento delle strutture pubbliche e private; in data 16 agosto 2018 alle ore 20:19 ore locali si è verificato un ulteriore sisma di magnitudo momento 5.1; a tal proposito con proprio provvedimento n. 25/2018, come integrata con Ordinanza n. 27 del 18.08.2018, il Sindaco ha attuato le fasi del piano di emergenza comunale istituendo il Coc presso la residenza comunale in Via G. De Sanctis n. 55 al fine di coordinare eventuali soccorsi alla popolazione nonché di censimento dei danni. Richiamata l’Ordinanza Sindacale n. 16 del 12 aprile 2017, con la quale è stato stabilito l’inagibilità dell’immobile sito in Guglionesi alla via Martiri d’Ungheria, nn. 25, 27, 29, 31, 33, 35, identificato al Fg. 78, p.lla 1006, come da interrogazione catastale per unità immobiliare, inibendone l’utilizzo sino al perdurare delle condizioni rilevate e comunque fino alla sua messa in sicurezza mediante l’esecuzione di tutte le opere necessarie. E’ stato, altresì disposto: l’immediato sgombero da ogni locale o pertinenza del fabbricato a uso civile abitazione di via Martiri d’Ungheria n. 29, sino al ripristino delle condizioni di sicurezza dei luoghi e la cessazione di ogni pericolo per la pubblica e privata incolumità; il divieto di utilizzo di detto immobile dalla data dell’ordinanza stessa, ai proprietari e a chi, a qualunque titolo, occupi gli alloggi in questione, nonché per chiunque vi possa accedere, fatta eccezione per il personale espressamente autorizzato a effettuare eventuali e ulteriori verifiche e rilievi e interventi tecnici in condizioni di sicurezza, nelle more delle determinazioni che i proprietari prenderanno, sentiti gli organi e gli enti competenti, in ordine agli interventi di carattere definitivo da porre in essere; che i proprietari o comunque chi ne abbia la disponibilità a qualunque titolo, proceda ad adottare i provvedimenti urgenti compresa la delimitazione dell’area al fine di impedire l’accesso a chiunque; il perdurare delle presenti disposizioni sino all’avvenuta esecuzione di tutte le opere necessarie a rendere agibile l’immobile ora dichiarato inagibile. Considerato che l’immobile di Via Martiri d’Ungheria n. 29, a causa degli eventi sismici in questione, costituisce grave pericolo per l’incolumità pubblica e privata, in particolare l’ipotesi di crollo dello stesso metterebbe a rischio la sicurezza delle seguenti palazzine adiacenti, antistanti e retrostanti site in via Nicola Iacobitti, via Firenze e via Martiri d’Ungheria; vista la gravità e l’intensità del sisma che si è manifestato e del relativo e successivo sciame sismico. Si è ritenuto necessario intervenire, in via cautelativa, all’emanazione della presente ordinanza al fine di prevenire e scongiurare ogni possibile danno derivante dall’eventuale crollo dell’immobile di Via Martiri d’Ungheria, numero 25, 27, 29, 31, 33, 35, identificato al Fg. 78, p.lla 1006, ordinando ai proprietari delle palazzine adiacenti, antistanti e retrostanti site in via Nicola Iacobitti, via Firenze e via Martiri d’Ungheria, lo sgombero immediato degli stessi fino all’emanazione di nuove determinazioni in merito si ordina lo sgombero immediato degli immobili sopra specificati, in quanto non vi sono più le condizioni di sicurezza per consentire l’utilizzo dei locali». Questo il testo dell’ordinanza, che però è stata contestata dai residenti, che non ci stanno ad andare via e chiedono l’abbattimento rapido dell’edificio pericolante. Ieri mattina si sono recati belligeranti in municipio per parlare con l’amministrazione locale e con alcuni esponenti del governo regionale, come Toma e Cavaliere. Il loro verbo sarà ascoltato di nuovo anche martedì pomeriggio sempre alla presenza del Governatore Donato Toma, noi li abbiamo intervistati in video con Elisa Sarchione.

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