«Quando decidemmo di realizzare una Residenza Sanitaria Assistita a Colletorto non solo si trattava di una novità, era la prima Rsa molisana, ma si scelse quella parte del territorio che aveva un bacino di utenza di 14 Comuni su un totale di 26.500 abitanti di cui il 25% di età superiore ai 65 anni mentre il 7% della popolazione aveva un’età superiore agli 80 anni. Parlo degli anni 2005 – 2008». Lo si legge in una dichiarazione di Michele Iorio, consigliere regionale e già governatore del Molise. «Infatti nel 2008, con il mio governo regionale di allora, finanziammo l’intervento nell’ambito del “Programma di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie regionali” sottoscritto tra Regione Molise e Ministero della salute ottenendo, nel 2009, uno stanziamento di 6 milioni di euro.
Nel 2011 ci fu la consegna dei lavori ultimati nel 2016. Questa la storia. Dopo tre anni dall’ultimazione dei lavori, però, la struttura non è ancora in funzione. Perché il problema che determina il mancato funzionamento della residenza sanitaria è la mancata attivazione dei lavori della Commissione ed il conseguente affidamento della gestione della struttura.
Eppure nel 2018 sono stati emessi tutti i certificati di collaudo ed è stata indetta dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Molise la “Procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di gestione della Residenza Sanitaria Assistenziale. Dopo vari rinvii per la ricezione delle offerte, il 7 novembre 2019 è stata rinviata a data destinarsi anche l’apertura pubblica della documentazione amministrativa delle offerte. L’argomento merita un’attenzione particolare. Motivo per cui ho deciso di presentare un’interrogazione al presidente Toma chiedendo di sapere come intende affrontare il problema, considerati gli investimenti che abbiamo realizzato e l’importanza che la struttura riveste in quella parte del territorio regionale. Il tutto affiancato anche dalla carenza odierna di posti letto in strutture per anziani non autosufficienti. Infatti la Rsa di Colletorto sopperisce al fabbisogno in un’area completamente priva di strutture. Eppure non viene ancora aperta ai cittadini».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.