Il rito Fornero dà ragione a un lavoratore che era stato licenziato dalla Giuliani Environment, la ditta che gestisce l’igiene urbana per conto dell’Unione dei Comuni, in 9 dei 10 territori aderenti al “Basso Biferno”, eccezion fatta per San Martino in Pensilis. Il netturbino, Franco De Laureto le sue generalità – che ci ha contattato per renderci edotti del suo reintegro, disposto dal giudice del lavoro del Tribunale di Larino – era stato licenziato nel giugno scorso, assieme a un suo responsabile di turno. All’operatore ecologico vennero contestate diverse interruzioni della prestazione lavorativa nell’ambito di diversi servizi, nel marzo scorso. Tre mesi e mezzo dopo arrivò il licenziamento. In prima istanza, il lavoratore attraverso un sindacato chiese un’audizione dopo aver ricevuto la prima contestazione disciplinare, senza fornire giustificazioni. Interruzioni del lavoro ripetute e documentate in 4 giorni dello scorso febbraio ravvicinati tra loro. Secondo il giudice Federico Scioli, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Laura Venittelli, il licenziamento è considerato un provvedimento eccessivo, per questo ha condannato l’azienda al reintegro, poiché le interruzioni sono solo di pochi minuti. La sentenza è importante perché riguarda un caso di avvicendamento di appalti con l’Unione dei Comuni e il Ccnl applicato che, in questo caso, solo per alcuni lavoratori non prevede grandi garanzie.

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