La paura, la violenza, quella serenità che in famiglia è sacra ormai persa: non potrà più avvicinarsi a sua madre e ai luoghi frequentati dalla donna di Bojano per presunto reato di maltrattamento in famiglia. Ad eseguire la misura cautelare personale nei confronti di un residente di Bojano, il personale della Stazione dei Carabinieri di via Croce, secondo quanto emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica.
È stata la madre stessa a sporgere denuncia, dopo molteplici casi di molestie e minacce, sfociati in episodi di violenza. La Stazione dei Carabinieri di Bojano ha effettuato le indagini immediate, anche alla luce delle disposizioni introdotte dalla legge “Codice rosso”. Non appena ricevuto l’esito dell’attività di indagini, la Procura di Campobasso ha chiesto al Gip una idonea misura cautelare. Così, la misura è stata applicata ad un uomo ritenuto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia in danno della propria madre, la cui condotta si è esplicata attraverso molteplici tipologie di molestia e minaccia fino a sfociare in vera e propria aggressione fisica; condotte tali da costringere la donna a vivere addirittura in una condizione di paura per la propria incolumità.
«La vicenda rappresenta una tipologia delittuosa sempre più frequente negli ultimi anni ed il cui contrasto capillare, tra gli obiettivi di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati» scrive il procuratore Nicola D’Angelo. Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali l’indagato potrà esperire, in ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.

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