L’ex vicesindaco Virgilio Spina, che in questa tornata elettorale insieme ai suoi amici non è candidato, ha inviato a Primo Piano Molise luna lettera aperta diretta ai cittadini bojanesi. «Carissimi amici, elettori e sostenitori di sempre, per prima cosa sento la necessità di ringraziarvi tutti con il più caloroso degli abbracci per aver condiviso con me un percorso politico duro, scomodo e faticoso. Percorso ispirato ad un progetto politico differente, atto a garantire i valori di uguaglianza, solidarietà, partecipazione e democrazia. Un grazie particolare va a quelli che in prima linea con me hanno partecipato al perseguimento di tale progetto attraverso innumerevoli battaglie politiche. Quindi un grande grazie di cuore a Tonino (Barone), Lucia, Antonio, Franco, Benedetto, Aurelio, Pina, Alfredo, il Chiodo e Tonino (Z’ Bac) e mi scuso se dimentico qualcuno. Fin qui è stato duro e faticoso, ma bello, opporsi con tutte le proprie forze e risorse ad una logica clientelare e di potere che per circa 50 anni ha cercato di favorire il consolidamento di una razza pseudo padrona che aveva come unico intento quello di asservire l’intera popolazione di Bojano ai propri interessi. Quattro famiglie, sarebbe potuta essere la trama di un film di Scorsese o Coppola. Ma veniamo alla realtà: oggi a Bojano lo scontro elettorale vede protagonisti due schieramenti, ambedue di centro destra. Uno che fa capo a Toma, con padrini Marco di Biase, Massimo Romano, Armandino D’Egidio e la sig.ra Fusco Perrella, e l’altro più vicino all’on. Patriciello con i volti di sempre. Praticamente il nuovo che avanza. Colpevole di questa situazione una sinistra o troppo zen, che passa le sue giornate in una assoluta staticità tipica della contemplazione mistica trascendentale o troppo impegnata a snocciolare ragionamenti sui massimi sistemi per stabilire chi è più di sinistra di chi, ma comunque troppo timida per opporsi alla dicotomia delle destre. Dov’è dunque la novità? O per dirla meglio l’alternativa? Poco da dire sugli accoliti dell’on. Patriciello, questi sono coerenti con la loro natura politica di centro destra, che abbiamo combattuto da sempre e senza alcun dubbio, e tranne che per alcuni, inseriti nella lista all’ultimo momento per motivi contabili – elettorali, restano fedeli al loro credo politico. Poi si è costituita una compagine del cosiddetto “rinnovamento”, animata da una partecipazione civica associazionista pronta a raccogliere il dissenso cittadino nei confronti degli ex amministratori ora tutti “patricielliani”, dissenso che non ricordo, a mia memoria generato in alcun modo fattivo dalla maggior parte dei candidati, compreso il candidato Sindaco, di cui non ricordo una sola parola contro l’azione politica delle amministrazioni precedenti. Ma forse ero troppo distratto a fare altro, forse troppo preso negli anni a oppormi alla politica dell’amico Policella che non sentivo le altre assordanti voci di protesta provenienti dal preside Ruscetta o dalla maggior parte dei suoi candidati. Bene la mia sordità è cosa manifesta a molti, sordità ad accomodamenti di sorta a danni dei miei concittadini, sordità alla sottomissione al potere politico a danno degli interessi collettivi anche di fronte ad offerte di vario genere, economiche e lavorative. Purtroppo io e il mio gruppo non siamo stati, né saremo mai in vendita, ripeto mai asserviti a poteri di turno per un posto di lavoro o di un incarico professionale in qualche comune, ente o azienda privata per poche migliaia di euro da scambiare con la nostra dignità o le nostre idee; meglio pane e pomodoro, ma da uomini liberi! Ai pupari, ai pupi di turno e agli “armatori” che troppo assomigliano al famosissimo personaggio della serie il Signore degli anelli “Smigol” che già nella loro vita hanno rinunciato a valori come correttezza, coerenza, lealtà e soprattutto gratitudine in favore del potere fine a se stesso e dei propri interessi, voglio ribadire un concetto chiaro: non è l’assenza dal Consesso comunale che ci impedirà di proseguire il nostro impegno politico al fianco dei cittadini di Bojano e a garanzia dei loro diritti e interessi. A quei nuovi candidati che affermano “Virgilio e gli altri hanno fatto il loro tempo”, auguro vivamente che facciano iniziare il loro di tempo e che mi smentiscano con i fatti. Noi ovviamente non andremo a votare per le comunali poiché pur essendoci sforzati di vedere un’alternativa, un vero cambiamento, a nostro avviso non l’abbiamo individuato. Buon lavoro a tutti. Virgilio e i suoi amici».

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