Notizia di queste ore è quella di una seconda e clamorosa impugnativa al Tar da parte del Comune di San Massimo sull’avvenuta aggiudicazione provvisoria degli impianti di Campitello Matese annunciata in questi giorni alla società “Malbatour” riferibile a Carlo Muccilli e al gruppo Albanese. È stata notificata al Tar due giorni fa, il 21 dicembre 2020. Oltre ad una prima impugnativa sui profili di illegittimità del bando individuati dal sindaco di San Massimo Alfonso Leggieri, se ne aggiunge dunque una seconda per motivi che, se confermati, sarebbero forse ancor più gravi e sconcertanti: l’ipotesi è quella di un presunto conflitto di interessi. Nel ricorso per motivi aggiuntivi (a quello numero 308 del 2020) si legge infatti che «il provvedimento di aggiudicazione è scaturito da una procedura viziata a monte dalla illegittimità dell’avviso pubblico oggetto di impugnazione, cioè il bando di affitto pubblicato dalla Regione Molise lo scorso ottobre. Il provvedimento di aggiudicazione – si precisa – è altresì illegittimo per i seguenti vizi propri: violazione ed errata applicazione dell’art. 1 e dell’art. 6bis della legge n. 241/90; del principio di legalità e dell’art. 97 costituzionale; nonché dell’art. 42 e dell’art. 80, comma 5, lett. dE d.lgs. 50/2016, e dell’art. 7 del dpr 16 aprile 2013 n. 62». Numeri e articoli di legge che così non dicono nulla ai più ma che, nel caso di specie, sottolineano in sostanza che «l’obbligo/dovere di astensione è stato integralmente disatteso ed eluso dall’amministratore unico Rup della procedura per l’affidamento degli impianti». Con specifico riferimento al bando in questione, si legge ancora nel ricorso, «il Rup non ha segnalato all’assemblea dei soci pubblici il proprio conflitto di interessi nella procedura de qua alla quale ha partecipato una società, segnatamente la “Malbatour s.r.l.”, odierna aggiudicataria, costituita solo tre giorni prima della pubblicazione dell’avviso pubblico, di cui è socio al 48% il sig. Carlo Muccilli, legale rappresentante e presidente del consiglio di amministrazione di “Malbatour”, nonché socio al 100% della società “Artur srl” avente la sede legale presso lo studio del dott. Ianiro, amministratore unico di Funivie Molise nonché Rup, in Campobasso alla Via Ferrari n. 72. Lo stesso amministratore di Funivie Molise – spiega il ricorso – che è stato anche amministratore unico della Artur e che, come professionista privato, ha operato quale procuratore della “Artur srl”, presentando per conto di essa pratiche amministrative presso il Comune di San Massimo». Ciò, secondo il sindaco Alfonso Leggieri «attesta, in maniera evidente, il conflitto di interessi che avrebbe dovuto indurre il Rup ad astenersi da qualsivoglia attività riguardante la gara in questione. E che tale situazione di conflitto di interessi sussista in concreto è oggi comprovato dal fatto che il Rup, in data 9 dicembre 2020, ha provveduto a nominare, ai fini della aggiudicazione della gara, un proprio procuratore speciale. È tuttavia evidente che la stessa attività di nomina di un procuratore – afferma il primo cittadino di San Massimo nel ricorso – abilitato ad aggiudicare in nome e per conto del proprio mandante, costituisca in sé attività apertamente elusiva dell’obbligo di astensione». Il sindaco di San Massimo ha infatti aggiunto a tal proposito che «questo procuratore speciale è stato pagato come da contratto all’incirca 8mila euro per portare a termine la procedura di affidamento, un costo parecchio elevato che grava sulle casse pubbliche essendo Funivie Molise una società partecipata della Regione Molise. Una cifra tra l’altro notevole per un incarico simile e che desta ulteriori perplessità». Insomma, «con la nomina in questione – procede il documento di ricorso – il Rup/amministratore unico di Funivie ha confermato la propria posizione di conflitto, scegliendo una sua persona di fiducia affinché procedesse alla aggiudicazione in favore di un soggetto a cui è legato da rapporti professionali. È ben chiaro invece che a fronte di tale situazione di conclamato conflitto il Rup avrebbe soltanto dovuto prendere atto della propria posizione ed astenersi del tutto dall’adottare qualsivoglia atto inerente la procedura in questione, segnalando all’assemblea dei soci – e quindi anche alla Regione Molise – la propria posizione di conflitto e rimettendo a quest’ultima la decisione di nominare, per procedere alla valutazione degli atti di gara ed alla eventuale, aggiudicazione, un soggetto del tutto estraneo ai contendenti in gara». Motivi per i quali, come si legge nella seconda impugnativa, «la procedura che ha portato all’aggiudicazione della gara in favore della “Malbatorur srl” sia irrimediabilmente inficiata dalla mancata astensione del Rup il quale, attraverso l’artifizio della procura speciale da egli stesso conferita a terzi da lui individuati, ha omesso di astenersi così determinando una aggiudicazione illegittima di cui si chiede l’annullamento, perché cessati gli effetti della procura il Rup in conflitto di interessi resta comunque responsabile anche per la fase esecutiva del contratto per i connessi obblighi di vigilanza sulla esecuzione dello stesso, così trovandosi nuovamente ed in ogni caso ad agire in persistente conflitto di interessi con la aggiudicataria». A ciò si aggiunge un ulteriore episodio sottolineato nel ricorso che sembrerebbe gettare ulteriori ombre sulle procedure di affidamento: il rappresentante legale dell’altra società aderente al bando, la “Dga Funivie srl”, aveva dichiarato alla commissione valutatrice che «siccome l’offerta economica della “Malbatour” è priva dell’indicazione dei costi della manodopera e degli oneri aziendali in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, chiede l’esclusione dalla gara della società “Malbatour srl” ai sensi dell’art. 95, comma 10, del dlgs 50/2016. Chiede inoltre la sospensione delle operazioni di aggiudicazione». A fronte di tale segnalazione – spiega Leggieri – «la commissione ha deciso di procedere comunque alla attribuzione del punteggio per l’offerta economica ritenendo la relativa attività priva di margini di discrezionalità e rilevando che sarà poi cura della stazione appaltante, unica titolata ad effettuare l’aggiudicazione, valutare tutti gli aspetti afferenti la procedura. Dunque, la commissione di gara ha demandato al Rup l’attività valutativa sulle possibili lacune dell’offerta della “Malbatour” sottolineate da “Dga Funivie srl”». Il primo cittadino di San Massimo precisa però che «stando al verbale di aggiudicazione è evidente che sia stata del tutto omessa la benché minima valutazione. Gli aspetti segnalati, peraltro, hanno notevole rilevanza per il Comune ricorrente attenendo da un lato a profili della sicurezza sui luoghi di lavoro e, dall’altro, ai costi effettivi della manodopera, quindi della stessa congruità dell’offerta, profili che riverberano anche sulle condizioni di sicurezza degli impianti ed incolumità del personale e degli avventori». Per tutti questi motivi si è quindi resa urgente ed indispensabile – secondo Alfonso Leggieri – la richiesta di un provvedimento d’urgenza «al fine di evitare che, come peraltro già avvenuto in data 15.12.2020, personale non autorizzato dall’ente si rechi presso le aree e gli impianti di proprietà demaniale, occupandoli e/o manomettendoli, in assenza di qualsivoglia garanzia, nelle more della discussione della sospensiva ed in assenza di titolo, ovvero in assenza di qualsivoglia rapporto giuridico tra ente comunale e società aggiudicataria». La vicenda ha davvero del clamoroso, perché se fino a qualche giorno fa la speranza era di poter riaprire le piste il prossimo 7 gennaio, l’evidenza dei fatti dice tutt’altro, e cioè che ci sono dei tempi da rispettare, che sono tante e tutte ugualmente urgenti le questioni da risolvere prima di permettere a turisti e atleti di tornare a sciare a Campitello Matese in sicurezza. Il tutto aggravato dal ruolo giocato in tal senso dalla carente programmazione e dal controllo operato della Regione Molise sul consiglio di amministrazione di Funivie Molise, ove mai la magistratura dovesse accogliere le istanze mosse dall’Amministrazione comunale di San Massimo. Nubi che si addensano su Campitello Matese, ma che stavolta non portano neve sulle piste ma solo incertezze in un periodo tutt’altro che sereno.
R.G.

Un Commento

  1. Nino miceli scrive:

    CAMPITELLO MATESE dovrebbe essere la stella invernale del turismo molisano..vergognatevi di averla ridotta in condizioni pietose..la regione deve risolvere il problema vigilando e decidendo in tempi brevi .il danno ,economico e di immagine,sarebbe enorme in casi dimsncata apertura degli impianti.. TOMA….suona la carica e pensa al turismo….le canzonette dialettali possono aspettare

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