La droga è davvero una brutta bestia e a Bojano, purtroppo, non si tiene più il conto dei ritrovamenti di siringhe o strumenti per l’inalazione di sostanze stupefacenti. L’ultimo proprio nel fine settimana appena trascorso, da parte di un cittadino che ha voluto denunciare l’accaduto sui social. «Stamani, portando il mio cane in un’area verde nelle vicinanze della mia abitazione – ha raccontato l’autore dello scatto fotografico – ho trovato questa: per chi non la conoscesse, si tratta di una bottiglietta di plastica utilizzata per far uso di crack. Ma c’è dell’altro – ha affermato il cittadino -. Ho avuto il buon senso di pubblicare la foto oscurando le scritte che c’erano sopra di essa ma la bottiglietta utilizzata conteneva del “Metadone”, che il tossicodipendente di cui ho potuto leggere il nome sull’etichetta ha sicuramente ricevuto da un Serd. Ciò mi fa pensare che, col tempo, questa persona avrebbe dovuto utilizzare tale sostanza al fine di disintossicarsi da questo schifo, e che invece non lo stia facendo affatto». Il sentimento di chi denuncia simili ritrovamenti è sempre lo stesso: la paura che questi strumenti – soprattutto le siringhe, ritrovate anche stavolta contestualmente al contenitore in foto – possano ferire bambini o animali, con gravissime ripercussioni sulla loro salute. A quest’ultimo caso di ritrovamento – come monito – forse va annesso un dato che la direzione centrale per i servizi antidroga ha definito preoccupante e su cui gli analisti e gli esperti dovranno continuare ad interrogarsi per individuare le cause e porre un argine non solo sul piano della repressione del traffico e dello spaccio: quello dell’aumento dei morti per overdose nel 2019. Per il terzo anno consecutivo, infatti, relativamente a questo dato si è registrato un segno più, con un incremento pari a 37 unità rispetto all’anno precedente, per un totale di 373 vittime in Italia, l’11.01% in più rispetto al 2018. In oltre la metà dei casi – ha riportato la Dcsa – la causa del decesso è da attribuire proprio al consumo di oppiacei: 169 casi all’eroina, 16 al metadone, uno al fentanil e uno alla morfina. Dal 1973, invece, anno in cui hanno avuto inizio le rilevazioni in Italia sugli esiti fatali per abuso di droga, sono complessivamente 25.780 i morti causati dal consumo di stupefacenti, a cui mancano quelli in analisi relativi al 2020.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.