Ha reso la vita impossibile alla moglie, con maltrattamenti e soprusi andati avanti per mesi. Lui, un carabiniere di 56 anni, è stato però fermato dai suoi stessi colleghi che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Campobasso su richiesta della Procura. Ora il militare, accusato di atti persecutori e maltrattamenti in famiglia, non potrà più avvicinarsi alla donna. Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Campobasso, sono partire a settembre dello scorso anno, dopo la prima denuncia presentata dalla donna, a cui ne sono altre.
I Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno tempestivamente avviato una serie di attività investigative, tra cui l’ascolto di testimoni, acquisizioni di atti e fotografie, relazioni di servizio. Una solida piattaforma indiziaria ha trovato concorde parere dell’autorità giudiziaria che ha successivamente consentito l’emissione del provvedimento di misura cautelare.
«Tali reati, rientranti nelle cosiddette “fasce deboli”- evidenzia la Procura di Campobasso in una nota – sono particolarmente seguiti da parte di questo Ufficio di Procura al fine di tutelare in modo efficace rapido e concreto tutte le persone vittime di tali azioni persecutorie che possono degenerare in reati ancor più gravi. In tale quadro, l’intervento investigativo immediato, messo in atto dai Carabinieri nei confronti di un loro stesso appartenente, ha consentito un’efficacia preventiva di tutela nei confronti della parte offesa.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari nel corso delle quali l’indagato potrà esperire, nell’ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito».

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