È nata a Venezia ma è originaria dell’Irpinia, «forse per questa ragione in Molise mi sono sentita subito a casa». Le prime parole del neo prefetto di Campobasso Michela Lattarulo sono di ammirazione e apprezzamento per questa terra, «un luogo bellissimo che coniuga la montagna e il mare, con gente operosa e con un senso di ospitalità fuori dal comune». Nell’incontro di presentazione alla stampa, tenuto ieri pomeriggio nel palazzo di Governo, si è detta «onorata di rappresentare lo Stato in Molise», ed ha tracciato gli obiettivi che perseguirà nel corso suo mandato: «Da questa mattina ho iniziato gli incontri istituzionali per avere un quadro complessivo delle esigenze di questo territorio. Ma posso già dire che ci troviamo in un momento storico delicato e complesso, con la crisi che morde famiglie ed imprese, dunque è necessario rivolgere massima attenzione alle fasce deboli».
Un lavoro che non può prescindere dalla collaborazione con le altre istituzioni: «Quello che mi preme maggiormente è favorire la massima coesione tra tutti i protagonisti istituzionali e supportare gli enti locali che, mai come adesso, si trovano a fronteggiare una situazione difficilissima dal punto di vista sociale».
Nonostante si sia insediata da meno di 24 ore, il neo prefetto ha già sulla sua scrivania lo scottate dossier sulla sanità: «Conosco i problemi che attanagliano il comparto e che si sono acuiti negli ultimi mesi con numerose vertenze (dai precari ai volontari del 118, ndr) e posso garantire che verranno affrontati dalla Prefettura con la massima tempestività».
Missione fondamentale sarà anche la tutela della sicurezza e della legalità sul territorio, che si traduce con la lotta alla droga, ai furti e alle infiltrazioni malavitose. «Utilizzeremo sia gli strumenti tipici della prevenzione e repressione contro la droga, ma è importante incrementare le attività di sensibilizzazione nelle scuole, tra i giovani».
Insomma, la prima impressione che la dottoressa Lattarulo ha avuto del Molise è decisamente incoraggiante: «Qui si respira un’aria positiva – ha concluso – e ci sono tutte le condizioni per lavorare bene».
Nel suo curriculum incarichi di prestigio, l’ultimo nella Direzione centrale dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione dove ha assuntol’ incarico speciale per il potenziamento degli strumenti di monitoraggio e di controllo delle strutture di accoglienza; e ha svolto le funzioni di: presidente dell’Osservatorio permanente sul sistema di accoglienza; direttore centrale per gli affari generali e per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali; direttore centrale dei Servizi civili per l’Immigrazione e l’asilo.
E proprio sul fronte dell’accoglienza ha assicurato che «anche il Molise farà la sua parte».

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