Gli esperti l’hanno definita la ‘tempesta perfetta’. Purtroppo le previsioni non solo non sono state disattese, ma Ciaran – il ciclone che si è abbattuto su tutto lo Stivale – ha colpito più duramente di quanto ci si aspettasse. Se nel nord Italia i nubifragi hanno causato i maggiori danni, e purtroppo anche delle vittime, il Molise, nella notte tra giovedì e venerdì, ha dovuto fare i conti con raffiche di vento mai registrate prime. Lo conferma anche la stazione di MeteoinMolise che a Baranello, in contrada Sterparo il vento ha raggiunto i 143.6 chilometri orari, il record più alto di sempre secondo il meteorologo Gianfranco Spensieri. A Trivento, invece, le raffiche hanno toccato i 136.8 chilometri orari, mentre nel resto del Molise centrale si sono registrati valori tra 90 e 110 chilometri orari. Una situazione di vera emergenza che ha impegnato già dalla sera di giovedì i vigili del fuoco di Campobasso: sono state ben 200 le richieste di aiuto giunte alle sale operative del 115, per alberi e rami crollati lungo le strada, insegna divelte, danneggiamenti a tetti. Dieci le squadre al lavoro tutta la notte tra Campobasso e hinterland. Nel capoluogo i disagi maggiori sono stati causati dai crolli di cornicioni e tegole. In via Mazzini, poco distante dalla chieda del Sacro Cuore, il tetto di una palazzina è stato pesantemente danneggiato dal vento. Sono crollati numerosi detriti che, per fortuna, non hanno colpito passanti o automobili. Il tratto interessato dai danni è stato transennato e ieri mattina i vigili hanno terminato le operazioni di messa in sicurezza iniziate già in nottata. Non è andata meglio nei comuni dell’hinterland: a Montagano, Matrice e Ripalimosani diversi alberi si sono abbattuti sulle strade, causando enormi disagi alla circolazione. Anche la Statale 17 è rimasta parzialmente bloccata tra Bojano e Cantalupo, sempre per la presenza di arbusti e rami divelti.
A Toro, dove il vento ha raggiunto i 120 chilometri orari, il sindaco Roberto Quercio ha disposto la chiusura del cimitero: «Stiamo verificando la sicurezza dell’area cimiteriale – ha spiegato – al momento considerata a rischio per tutti coloro che intendono fare un saluto ai propri cari defunti in queste ore.
L’area è considerata a rischio, dato l’elevato numero di alberi a grosso fusto presenti all’interno».
Intanto ieri mattina il prefetto di Campobasso, Michela Lattarulo, ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), al quale hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti della Regione Molise, della Provincia, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Servizio di Protezione Civile regionale, di Anas, di Enel e di Telecom.
Nel corso dell’incontro, dopo la ricognizione degli interventi effettuati a partire dalla tarda serata di giovedì dalle componenti del soccorso e dai gestori dei servizi pubblici essenziali, è stato avviato un approfondimento congiunto della situazione nei vari comuni della provincia e stabilite le linee di azione da porre in essere anche in vista della evoluzione della situazione meteo nei giorni a venire.
L’area maggiormente colpita è risultata quella del Basso Molise, sebbene anche nel capoluogo e nelle zone interne si siano registrate situazioni di criticità causate dalle precipitazioni e dalle forti raffiche di vento.
Gli interventi realizzati hanno riguardato prevalentemente la rimozione di alberi caduti, l’interdizione e la messa in sicurezza di edifici e di aree circostanti, i distacchi elettrici e telefonici.
La Prefettura mantiene un costante contatto con i sindaci e il Ccs continuerà nell’attività di monitoraggio e coordinamento. I vigili hanno lavorato fino a ieri sera per rispondere agli oltre 100 interventi in coda.Otto le squadre operative sul territorio per alberi finiti sulle strade, tetti scoperchiati e altri danni causati dal vento. Inoltre in alcune zone della regione è mancata l’energia elettrica fino a ieri.

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