No! Non doveva finire così. Nessuna storia di cui è protagonista una giovane vita dovrebbe finire come quella di Gianmichele Panichella, 19enne di Campodipietra morto all’alba di sabato in un incidente stradale avvenuto a poche centinaia di metri dalla sua abitazione del piccolo paese alle porte di Campobasso.
Gianmichele stava rientrando a casa dopo una serata estiva trascorsa in compagnia di familiari e amici. Sulla via del ritorno, sulla interpoderale che collega contrada Camposarcuro del capoluogo a Campodiepietra, l’utilitaria che stava guidando, una Hyundai, è uscita di strada in un tratto senza particolari insidie. L’auto ha cappottato, forse più volte, finendo la sua corsa in un campo posto oltre il lato della carreggiata. Gianmichele è stato sbalzato fuori dall’abitacolo dalla violenza dell’impatto. Il suo corpo senza vita è stato trovato dai soccorritori della Croce Azzurra – che nulla hanno potuto se non constatare il decesso – a qualche metro dall’utilitaria.
Sulle cause dell’incidente sta indagando la Polizia stradale. Forse una distrazione. Un colpo di sonno. Probabilmente la velocità sostenuta rispetto alle condizioni della strada. Ma poco conta e la dinamica certo non darà un senso a una morte così dolorosa, inaspettata. Improvvisa.
I genitori dello sfortunato 19enne non vivevano insieme da qualche anno. Lui aveva deciso di stare con i nonni e il papà. La mamma si era trasferita in Svizzera. L’aveva seguita la sorella di Gianmichele. Sabato, appresa la notizia, le due donne sono rientrate in Molise, a Campobasso, all’obitorio dell’ospedale Cardarelli dove, dopo l’ispezione cadaverica disposta dal magistrato, la salma è stata ricomposta.
Ieri a Campodipietra l’ultimo saluto a quel ragazzetto dagli occhi vispi che troppo presto ha lasciato questo mondo. Quando il feretro è passato in piazza, gli amici hanno fatto volare in cielo palloncini bianchi. Poi l’ultimo straziante saluto al cimitero. La lettura di un passo del vangelo, nel rispetto delle sue volontà. Tanta la commozione. Enorme il dolore.

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