«Il 1992 resta inciso dolorosamente nella carne del nostro paese con le sue stragi di mafia, quelle che portarono, il 23 maggio, a Capaci, alla barbara uccisione del giudice Falcone, di sua moglie, Francesca Morvillo, e dei tre uomini della sua scorta: Rocco Di Cillo, Vito Schifani ed Antonio Montinaro e poi, il 19 luglio a Palermo, in Via D’Amelio, alla morte del giudice Borsellino e dei cinque uomini della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina.

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