Fumata nera. Nessuno sconto per i titolari di bar e ristoranti di Campobasso che, dopo l’esenzione prevista durante lo stato di emergenza, ora dovranno tornare a pagare la Cosap. Il canone di occupazione di suolo pubblico è rimasto però invariato rispetto al 2019, ma la tassa inciderà comunque in maniera importante su un comparto piegato prima dai vari lockdown imposti dalla pandemia e poi dai rincari di energia e materie prime. Chi, ad esempio, con dehor o tavoli occupa una superficie di 70 metri quadrati ogni mese dovrà sborsare circa 1000 euro, Tari inclusa. Una situazione non semplice da gestire, illustrata da una rappresentanza degli esercenti del centro murattiano al sindaco Roberto Gravina e all’assessore al ramo Paola Felice nel corso di un incontro martedì pomeriggio. Va chiarito che a livello nazionale, dopo il 31 marzo, il governo non ha dettato una linea, per cui le amministrazioni locali si stanno muovendo in ordine sparso, in base ai rispettivi bilanci. Alcuni Comuni hanno deciso di prorogare l’esenzione fino al 31 dicembre, altri hanno applicato tariffe estremamente ridotte o previsto agevolazioni. L’amministrazione Gravina, stando a quanto riferito ai gestori, non avrebbe margini di manovra: il bilancio non permette di rinunciare alle entrare della Cosap.
Ma l’incontro, al di là della delusione per l’ennesimo salasso che si è abbattuto sul settore, non esclusivamente imputabile al Comune, è stata anche l’occasione per affrontare le problematiche del comparto a 360 gradi. «C’è stato un grande spirito di collaborazione – hanno dichiarato i gestori – e l’amministrazione si è mostrata sensibile su molti temi: dagli orari di apertura, alla gestione dei flussi turistici che questa estate saranno certamente maggiori, al decoro delle aree urbane alla gestione della movida». Il sindaco sta infatti valutando se riproporre l’ordinanza che ha regolamentato gli orari dei locali fino a gennaio scorso, quando bar e pub dovevano abbassare le saracinesche entro le 2. Attualmente, invece, la chiusura è prevista alle 3. Con molta probabilità i mesi di maggio e giungo serviranno per monitorare la situazione e arrivare al giusto compromesso tra le istanze dei gestori – che sperano di lavorare un’ora in più almeno nella stagione estiva – e le esigenze dei residenti. Giugno sarà però il mese decisivo per un’altra questione, quella che sta più a cuore ai titolari di locali e ristoranti campobassani: l’approvazione del nuovo regolamento Cosap che, tra le altre cose, disciplina le gestione dei dehor. Secondo le linee del governo la concessione dei permessi per l’installazione di dehor e strutture amovibili avrà bisogno anche del parere della Sovrintendenza. Non è ancora chiaro, però, se si tratti di un parere vincolante o se ‘l’ultima parola’ spetterà comunque al Comune. Il timore è che questo ulteriore passaggio possa penalizzare ancora di più il settore. «L’amministrazione ha però recepito le nostre istanze – hanno concluso – condividendo con noi il principio che chi investe denaro nella propria attività deve avere certezze su tempi e regole. Non possiamo vivere nel limbo. Siamo convinti che questo incontro sia stato l’inizio di un percorso condiviso per supportare il settore e far crescere Campobasso».

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