Le immagini raccontano più di mille parole. Le condizioni del Castello Monforte e, in particolare, del sacrario militare sono a dir poco vergognose. A denunciare la situazione il in cui versa il monumento simbolo di Campobasso è il Comitato per la memoria della Bonifica Campi Minati che, attraverso il suo presidente Nicola Felice, ha inviato una lettera aperta al sindaco Roberto Gravina.
«Le nostre recenti visite al castello Monforte ci hanno portato a osservare le preoccupanti condizioni di quello che da sempre definiamo “un monumento nel monumento”, ovvero lo stato di degrado del sacrario militare che, come conseguenza, ha portato, il 17 febbraio scorso allo scollamento, con relativa caduta e frantumazione, di una delle lapidi messa a protezione della cassa con i resti di uno dei caduti che li riposa (cassa ora in vista). Tale indecorosa situazione, ampiamente prevista in quanto più volte segnalata alle varie Amministrazioni comunali (per altro anche facilmente risolvibile con le tecniche che la moderna chimica edile mette a disposizione) non ci esime dal biasimo per la condotta che la stessa Amministrazione ha nella cura di tale luogo sacro (attualmente transennato ma visionabile dal pubblico!) come pure del viale della Rimembranza a cui alcune voci indicavano, nell’ottobre 2021, la partenza dei lavori di ripiantumazione delle essenze e la risistemazione dei cerchi porta piastrine con i nomi dei campobassani Caduti nelle varie guerre del secolo scorso. Quale Organismo portatore di interessi generali non ci esonereremo, fatte le opportune valutazioni, di agire nelle opportune sedi giudiziarie, sia civili che penali, affinché si valutino le responsabilità di tale stato di cose. L’occasione è gradita per inviare i più distinti saluti».

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