Cambio al vertice delle due parrocchie francescane campobassane, rette spiritualmente dai frati minori della provincia di “San Michele Arcangelo” di Puglia e Molise. Le chiese di San Giovanni Battista, nel quartiere San Giovanni ai Gelsi, e Sant’Antonio di Padova, nel popoloso quartiere di via Principe di Piemonte, hanno, rispettivamente, un nuovo parroco, nelle figure di padre Antonio Narici e padre Gianni Dicosola. Il primo sostituirà padre Giammaria Apollonio, che è stato parroco e guardiano del Convento San Giovanni per ben sei anni, il secondo è stato chiamato a prendere il posto di padre Giancarlo Li Quadri Cassini, conosciutissimo in città, per essere stato, a sua volta, in precedenza, a servizio della fraternità di San Giovanni e di San Pietro Apostolo, negli anni Novanta. La tavola di famiglia del Convento San Giovanni (si chiama così la composizione della comunità), convento rimasto unico dopo la chiusura di quello di Sant’Antonio, ha subito modifiche, solo relativamente alle funzioni dei singoli frati e all’avvicendamento di padre Gianni Dicosola con padre Giancarlo Li Quadri Cassini che dovrà raggiungere il convento-parrocchia-santuario di Sant’Antonio di Bari per mettere a disposizione il suo bagaglio di esperienza a favore di un nuovo popolo di fedeli, nella qualità di parroco e guardiano.
Guardiano dell’unico convento nel capoluogo regionale sarà padre Antonio Narici che, di fatto, ha preso i ruoli che prima erano di padre Giammaria Apollonio, che adesso farà solo il viceparroco.
Viceparroco, invece, della chiesa di Sant’Antonio sarà frate Francesco Frattini che sostituirà padre Antonio D’Orsi che, di contro, lo surrogherà nella responsabilità della cappellania dell’ospedale Gemelli.
Per padre Francesco Frattini, molisano, si tratta di un ritorno alla Chiesa di Sant’Antonio, ove ha operato alcuni anni fa.
La fraternità religiosa di San Giovanni si avvarrà quindi della presenza di padre Antonio Narici, guardiano e parroco di San Giovanni, padre Gianni Dicosola, parroco di Sant’Antonio, padre Giammaria Apollonio, viceparroco di San Giovanni, padre Francesco Frattini, viceparroco di Sant’Antonio, padre Antonio D’Orsi, cappellano al Gemelli e responsabile pastorale dei detenuti.
Al gruppo è aggregata ormai l’inossidabile figura di frate Domenico Baranello, comunemente conosciuto da tutta la città come frà Domenico.
Sono queste le decisioni, riguardanti i trasferimenti, maturate dal Definitorio provinciale, eletto a seguito dei lavori del 41° Capitolo provinciale svoltosi a San Giovanni Rotondo nella prima metà di maggio. Il Definitorio si è riunito a Vasto nei giorni scorsi, sotto la sapiente e collaudata regìa del Ministro Provinciale, padre Alessandro Mastromatteo, per programmare tutta l’attività della Provincia per il prossimo triennio e stabilire quindi le linee lungo le quali orientare l’attività, alla luce anche delle situazioni che si vivono nel tempo corrente, avvolto da eventi bellici e pandemia in piena evoluzione.
Massima attenzione è stata riservata alla composizione delle “Tavole di Famiglia” per tutti i conventi e parrocchie di competenza, che spesso e volentieri provocano qualche comprensibile malcontento, ampiamente poi assorbito dalla regola dell’obbedienza. D’altra parte, tutti i frati sanno che nell’arco della loro missione possono essere destinati a ruoli e compiti che li portano a girovagare, e non solo nell’ambito del territorio provinciale.
I cambiamenti diverranno operativi entro la fine di agosto.
Ci piace concludere il quadro di queste note con un riferimento al nostro conterraneo, frate Antonio Lembo, giovanissimo, di Gambatesa, entrato a pieno titolo nel governo provinciale e chiamato a rispondere ad impegni importanti e suggestivi nel triennio, come quelli di animatore provinciale delle vocazioni, coordinatore ambito Carità e componente della equipe pastorale giovanile. Un carico abbastanza pesante che, siamo convinti, frate Antonio affronterà con tutte le risorse e energie possibili.
Auguri di buon cammino a tutti nell’interesse soprattutto delle popolazioni affidate, che vedono nelle loro guide spirituali punti di riferimento ineludibili.
Michele D’Alessandro

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