È probabilmente la questione più urgente da risolvere a Campobasso: il problema della sicurezza delle scuole si trascina ormai da anni, dopo che lo studio commissionato nel 2016 all’Unimol dall’allora sindaco Battista ha messo in luce tutte le carenze dei plessi cittadini. Ieri, infatti, alla seduta del consiglio monotematico richiesto da Trivisonno e Tramontano, la partecipazione di associazioni, dirigenti scolastici, docenti, personale Ata e famiglie è stata massiccia. Sono intervenuti in aula con loro contributi, la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Montini”, professoressa Agata Antonelli; Sabina Di Benedetto, rappresentante dell’Associazione Scuola di Mascione; Giuseppe Lattanzio, presidente del Consiglio d’Istituto dell’I. C. “Colozza”, Lara Occhionero, docente dell’Istituto “Francesco D’Ovidio”. Il sindaco e il dirigente Giarrusso hanno quindi illustrato gli interventi in programma, ma soprattutto evidenziato i motivi dei ritardi dei lavori, in particolar modo quelli della scuola di Mascione.
“Il panorama odierno dell’edilizia scolastica cittadina – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina -segue in parte le linee di indirizzo messe in moto già dalle precedenti amministrazioni, anche perché, di fronte a questi temi, la sensibilità personale e politica dei rappresentanti di questo Consiglio Comunale è ampia e acclarata. La giornata di oggi (ieri, ndr) è servita per fare un focus sullo stato dell’arte e ringrazio i consiglieri Trivisonno e Tramontano per aver proposto il dibattito in aula, in modo chiaro, anche sulla ripresa delle attività didattiche per l’anno scolastico 2022/2023. La capacità di adattamento del mondo della scuola in questi anni pandemici è stata altissima e ora è giusto poter ragionare insieme sul ritorno a una normalità tanto attesa. Per il prossimo anno scolastico, se non interverranno eventuali disposizione in materia di emergenza sanitaria dell’ultim’ora, non ci saranno stravolgimenti logistici per le scuole di competenza comunale, compresa la Francesco D’Ovidio, che è oggetto di apposito finanziamento PNRR, rigenerazione urbana.
Di fatto, l’obiettivo dell’Amministrazione comunale, così come è già scritto nella Programmazione delle Opere Pubbliche, approvata dallo stesso Consiglio Comunale, prevede diversi interventi di demolizione con ricostruzione sulle strutture scolastiche esistenti. Ad oggi, la fase di attuazione di tale programma triennale è decisamente avanzata in quanto sono state acquisite le progettazioni definitive propedeutiche all’appalto dei lavori».
«Naturalmente, per demolire nei prossimi anni le scuole da ricostruire è indispensabile reperire le aule dove trasferire provvisoriamente le diverse strutture scolastiche che verranno interessate dai lavori. Per questo, si sta approntando un progetto di fattibilità che prevede l’adeguamento dell’edificio della Cittadella di Selva Piana con la realizzazione di aule, laboratori e servizi WC oltre gli uffici della direzione didattica, in più palestra esterna con tensostruttura. Detto ciò, – ha spiegato l’architetto Giarrusso, dirigente del settore Lavori Pubblici e Urbanistica – attualmente, in seguito al decreto 50/2022 che detta le disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici ai lavori, le regioni devono procedere all’aggiornamento dei prezziari entro il 31 luglio 2022, per cui il Comune di Campobasso, relativamente agli interventi previsti nell’accordo Scuole sicure, sta procedendo all’aggiornamento dei prezzi così come previsto dal decreto, ma tale aggiornamento potrà essere definito solo dopo l’aggiornamento del prezzario regionale. In questi giorni è stata fra l’altro acquisita la progettazione esecutiva della scuola di Mascione e a breve si completerà l’iter per la ripresa dei lavori per il completamento della scuola, non appena ci sarà l’aggiornamento del prezziario».
«Sulle problematiche affrontate dall’Amministrazione per il completamento dei lavori della Scuola di Mascione, – ha voluto chiarire Gravina – mi preme sottolineare come non ci sia stata alcun disinteresse, anche perché non si capirebbe a chi dovrebbe giovare un tale presunto modo di fare imputato all’Amministrazione. Le comunicazioni sulla strada intrapresa dall’Amministrazione, che non è stata quella del contenzioso con l’azienda per non rendere ancora più complicati e lunghi i lavori da ultimare, ci sono state e ci siamo impegnati per sbloccare un cantiere nato male. Però, bisogna essere sinceri e consapevoli e non confondere, come fatto oggi in aula, piani operativi oggettivamente differenti, evitando di paragonare il lavoro sulle scuole, ad esempio, a quello che si fa per il Corpus Domini, perché semplicemente è fuori luogo e crea un quadro distorto e fuorviante dei reali problemi.
La situazione è particolarmente complessa a livello nazionale per quanto riguarda i lavori pubblici e, anche ieri, tale problematica è emersa nel dibattito organizzato da Anci a Roma sul PNRR nei Comuni. Le vicende contingenti, di varia natura, si ripercuotono sulle aziende che devono portare a compimento i lavori per le varie amministrazioni in tutta Italia. – ha aggiunto il sindaco Gravina – Se però l’interesse è giustamente e doverosamente quello di avere scuole sicure su tutto il nostro territorio, dobbiamo seguire una progettazione di lungo respiro consapevoli tutti di ciò che comporta».
L’assessore Amorosa ha poi fatto un quadro riassuntivo della situazione in evoluzione. «Il programma dell’Amministrazione prevede la realizzazione delle scuole previste dal programma Sistema Scuole Sicure che prevede: la demolizione e ricostruzione della scuola Montini; l’adeguamento sismico con parziale o totale demolizione delle scuola dell’infanzia di via Jezza; la demolizione e ricostruzione della scuola dell’infanzia di via Crispi; la realizzazione edilizia scolastica Vazzieri con la realizzazione di una palestra e demolizione e ricostruzione di una parte della scuola “Don Milani” attualmente chiusa».
Anche l’assessore Amorosa ha ribadito come il Comune di Campobasso, relativamente agli interventi previsti nell’accordo Scuole Sicure, sta procedendo all’aggiornamento dei prezzi così come previsto dal decreto, ma tale aggiornamento potrà essere definito solo, come detto, dopo l’aggiornamento del prezzario regionale che deve avvenire entro il 31 luglio 2022.
«In programma – ha aggiunto Amorosa – vi è anche la demolizione e ricostruzione della scuola dell’infanzia di via Tiberio, già finanziata. Per questa scuola è stato affidato l’incarico per la progettazione. È prevista, inoltre, la demolizione e ricostruzione dell’asilo di via Verga, la demolizione e ricostruzione dello stabile di via Kennedy per realizzare un polo dell’infanzia. Altro intervento sarà la demolizione e ricostruzione delle due scuole di via Gramsci, scuola dell’infanzia e asilo nido.
Per l’asilo di via Verga, stabile di via Kennedy e le due scuole di via Gramsci, siamo in attesa del finanziamento PNRR.
Altra scuola che sarà demolita e ricostruita è quella ubicata tra via Crispi e via IV Novembre. A breve sarà indetta la gara d’appalto per la demolizione e, nel frattempo, si sta realizzando il progetto di fattibilità, per poi affidare la progettazione definitiva ed esecutiva, mentre i lavori saranno realizzati direttamente dall’INAIL».
Al termine della discussione il Consigliere Comunale del PD, Giose Trivisonno, e quello della Lega, Alberto Tramontano, hanno presentato un ordine del giorno che impegna l’amministrazione a relazionare passando per le opportune commissioni consiliari, a cadenza quindicinale, sullo stato dei cantieri di edilizia scolastica e sulla organizzazione degli spazi didattici per il prossimo anno scolastico, informando prontamente famiglie, Dirigenti scolastici, Consigli d’istituto e comitati su ogni problematica eventuale, consentendo così la partecipazione alle scelte da parte dei protagonisti del mondo della scuola.
L’ordine del giorno è passato con ben 18 voti a favore e nessun voto contrario.

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