La vulnerabilità sismica delle scuole cittadine è stato per anni il problema delle amministrazioni di Palazzo San Giorgio. Con il governo Battista prima, e quello Gravina/Felice poi, si è assistito ad un’accelerazione per reperire le risorse ed intervenire sul patrimonio edilizio. Negli ultimi anni, finalmente, sono stati realizzati edifici sicuri e molte scuole sono tutto’ora al centro di lavori di demolizione e ricostruzione in modo da restituire ad alunni e personale scolastico plessi moderni e antisismici. Purtroppo, però, lo stesso problema attanaglia la gran parte degli edifici pubblici di Campobasso: l’esempio lampante lo ha fornito la sede dell’assessorato alle politiche sociale di via Cavour, dove, nei giorni scorsi, è crollato parte del solaio. Per fortuna, il cedimento è avvenuto durante la notte, quando negli uffici non c’era nessuno. Quando i dipendenti sono arrivati al lavoro hanno trovato pezzi di intonaco e calcinacci ovunque e l’ufficio è stato interdetto. Il cedimento, come ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali Luca Praitano, «è stato provocato da un’infiltrazione d’acqua. La stanza, infatti si trova al di sotto di un terrazzo che, quando piove, si riempie d’acqua. Avevamo già notato delle macchie sul soffitto e avevamo richiesto interventi. Per altro era già stato effettuato un sopralluogo ed i tecnici ci avevano assicurato che il soffitto non presentava rischi. Insomma, nessuno si aspettava il cedimento, altrimenti avremmo chiuso l’ufficio preventivamente». L’edificio, di proprietà comunale, ospita gli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali, allo Sport e ai Tributi, e, purtroppo presenta criticità e problemi strutturali che accomunano quasi tutti gli uffici pubblici della città. Palazzi datati che, essendo stati realizzati quasi un secolo fa, nonostante gli interventi di manutenzione, non rispondono alle norme antisimiche. È il caso della Prefettura (dove la scorsa settimana sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per il cedimento dei frontalini delle finestre) ma anche e soprattutto del Comune. «Stiamo lavorando per commissionare uno studio di vulnerabilità sismica su Palazzo San Giorgio – sottolinea Praitano – innanzitutto per avere contezza dei reali problemi strutturali e poi per capire i tempi e le modalità di un eventuale intervento. Purtroppo, a differenza delle scuole dove i finanziamenti nazionali e comunitari ci hanno dato una grossa boccata d’ossigeno, per gli edifici pubblici è difficile reperire risorse. Sarebbe, ad esempio, auspicabile trovare una nuova sede, più consona e adatta alle esigenze dell’utenza, per l’Ambito territoriale sociale, magari consorziando i comuni coinvolti, ma è un percorso molto complicato. La sede di via Cavour, al di là del recente danno che per fortuna non è strutturale ma è limitato a parte del soffitto, non è adatta ad ospitare gli uffici dedicati alle attività sociali. Penso, ad esempio, ad un ascolto in modalità protetta con gli psicologi: le stanze sono molto vicine e non insonorizzate. C’è poi anche il problema dei parcheggi. Insomma, le criticità sono diverse ma le soluzioni da trovare sono altrettanto difficili».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.