“Tutte le carte che riguardano il Terminal sono già state portate in Procura e alla Corte dei Conti che se sarà il caso apriranno un’inchiesta. Urbanistica e lavori pubblici i settori difficili del Comune di Campobasso. Accantonata la delusione di un’amministrazione che “poco ha fatto per questo comune e per essere ricordata dai campobassani” Adriana Izzi (in seno alla commissione Urbanistica di Palazzo San Giorgio) e Michele Coralbo (presidente, di centrosinistra, della commissione Lavori Pubblici) hanno ‘preso il toro per le corna’ e dettato una nuova tabella di marcia puntando su due “vecchie questioni”: il terminal degli autobus e la piscina comunale di Colle dell’Orso che da decenni attende di essere completata. Attesa inutile. Perché inutile si è rivelata anche la gara bandita dal Comune per affidare ai privati il completamento e la gestione della struttura sportiva. “Evidentemente – hanno detto i due consiglieri in conferenza stampa – la cifra che il Municipio ha stabilito era spropositata. Noi stiamo lavorando su ipotesi alternative. Non possiamo escludere l’affidamento ai privati, ma con una quota pubblica, per esempio. Ma la piscina è solo il punto di partenza per studiare un piano di rilancio di Colle dell’Orso”, quartiere alle porte di Campobasso, dormitorio ma con enorme potenziale. “Studiando la zona – continuano – abbiamo scoperto, ma forse era una sorta di segreto di Pulcinella, che buona parte delle cooperative che lì hanno costruito palazzi non hanno versato nemmeno un centesimo di oneri di urbanizzazione e tutto questo nel silenzio più totale delle amministrazioni. E stavolta il governo Di Bartolomeo non è colpevole. Non tutto è perso – precisa Coralbo- perché abbiamo dato mandato all’avvocatura comunale per capire se è ancora possibile rifarsi su chi non ha pagato gli oneri”. Poi la questione si è spostata sul Terminal, una vera croce per l’amministrazione in carica ma anche per quelle passate che non hanno saputo concludere un percorso. “Le carte sono in Procura e alla Corte dei conti. Anche in questo caso abbiamo consigliato all’amministrazione di evitare la gara per l’affidamento e la gestione. Di certo non è una struttura appetibile, chi vincerebbe il bando si dovrebbe accollare anche vecchie questioni”.

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