Il programma della 46esima Marcia Nazionale per la Pace che si terrà il 31 dicembre è stato definito. Come pure le iniziative in preparazione all’evento che vedrà Campobasso città della Pace 2014. Ed è proprio a Campobasso che si sono riuniti, nella curia arcivescovile i responsabili nazionali per il comitato promotore della Marcia per la Pace, Pax Chirsti, Cei, Caritas Italiana, Azione Cattolica Italiana ed i responsabili dei vari organismi pastorali della diocesi di Campobasso. ‘Fraternità, fondamento e via per la Pace’ è il tema scelto da Papa Francesco per la Giornata, tema intorno al quale ruoteranno tutte le iniziative culturali, sociali, di carità, di spiritualità in preparazione all’evento e lungo tutto l’anno 2014.

Il percorso. A partire dal raduno presso la Chiesa di San Giuseppe Artigiano in via Gramsci, come prima tappa, la Marcia si snoderà lungo via Montesanto , luogo significativo dove sarà avviata la Mensa Caritas, per giungere all’aula Magna dell’Università degli Studi del Molise e sostare per incontro culturale e testimonianze dei relatori, con la partecipazione di alcuni cori della città e dell’orchestra di ottoni del conservatorio di Musica Campobasso. Dall’università al Carcere di Campobasso, spazio di incontro tra carcere e società, per fare un momento di riflessione e preghiera. Dopo la sosta al Carcere la Marcia riprende, passando dinanzi al Municipio, verso il centro storico per altra tappa a S. Antonio Abate, luogo Ecumenico delle diverse culture, per giungere alla Cattedrale della Ss. Trinità per la Celebrazione Eucaristica alle ore 22,30 in diretta su Sat 2000. Dopo la santa Messa in piazza Prefettura, dinanzi alla Cattedrale, è previsto un momento conviviale equo-solidale di scambio augurale.

Tra i relatori spiccano Domenico Quirico giornalista di La Stampa, Agostino Burberi, allievo di don Milani, don Franco Esposito cappellano del carcere di Poggioreale di Napoli.

«Fraternità e Pace è il binomio tematico che vedrà tutto il Molise, le regioni limitrofe e i marciatori della Nazione tutt’intorno, l’ultimo dell’anno con quel sapore di secca contestazione che vuole trasformare un veglione spendereccio in un’austera marcia di speranza, pur in un tempo freddo e gelido – nelle parole di Bregantini – su questo percorso noi, come città di Campobasso, chiamata ad essere Città della pace per il 2014, ricorderemo in particolare il vescovo Monsignor Secondo Bologna che si è offerto vittima per salvare la nostra bella città dalle distruzioni della guerra, il 10 ottobre 1943″.

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