“Non manderemo i nostri figli nell’istituto di via Gorizia perché non basta una sicurezza del 50,7% per i nostri ragazzi e non giochiamo con loro sulle probabilità” dicono i genitori che, dopo la fiaccolata e la mobilitazione per evitare che la decisione del Comune diventi realtà, adesso passano alle maniere forti. E pensano direttamente a boicottare la decisione.

“Questa soluzione – spiegano i genitori – lascia profondamente delusi perché i genitori della scuola Don Milani si sono battuti per ottenere una scuola sicura per i propri bambini, perché hanno lasciato la scuola di via Leopardi chiedendo sempre un luogo completamente sicuro per i propri figli; delusi perché da un’amministrazione che non è stata trasparente sulla situazione dell’edificio che frequentavano i bambini ci si sarebbe aspettati una risposta certamente diversa, il coraggio di un’azione che riscattasse se stessa e ridesse fiducia ai genitori; delusi perché dopo tanti disagi e sacrifici causati dai doppi turni ci si aspettava finalmente di vedere la luce alla fine del tunnel; delusi per l’assoluta assenza di dialogo, confronto e coinvolgimento nelle scelte e delusi perché questa soluzione, o la prosecuzione dei doppi turni, determineranno la fine della scuola Don Milani.

Il bando esplorativo emesso dal Comune prevedeva la valutazione di edifici adeguati all’ultima normativa antisismica, ma pur non attingendo alle offerte del bando i genitori si aspettavano comunque una situazione idonea alle proprie richieste, visto anche il percorso e la situazione da cui provenivano.

La risposta è stata invece una scuola più datata, che con interventi ancora da realizzare raggiungerà solo il 50,7% della sicurezza richiesta per un edificio nuovo, ma che può essere utilizzato perché per i prossimi 11 anni probabilmente non si verificherà un evento sismico tale da metterlo in crisi”.

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