Prima l’allagamento del lotto E che ad agosto scorso ha costretto il trasferimento delle salme dopo le vibranti proteste dei familiari, poi gli avvisi apparsi sui loculi ‘in scadenza’ (quelli risalenti al 1979) e il salasso per i rinnovi – fino a mille euro- , infine la carenza di nicchie e il divieto alla vendita di nuove logge. Le criticità del cimitero di Campobasso sono state affrontate ieri mattina in Aula grazie ad una mozione presentata dai consiglieri Tramontano, Pascale e D’Alessandro.
«La situazione del cimitero di Campobasso è sotto gli occhi di tutti – ha spiegato il capogruppo della Lega e primo firmatario della mozione Alberto Tramontano – c’è una gestione privata da parte della ditta Dondi che ha messo in evidenza delle lacune importanti, e c’è la gestione dell’amministrazione comunale che ad oggi non dà la possibilità ai cittadini di Campobasso di acquistare un loculo. Credo sia un problema emergenziale che richiede interventi tempestivi. Non è possibile che nel 2020 delle salme attendano giorni e giorni per trovare una collocazione nel cimitero. La nostra mozione è stata respinta in maniera irragionevole ma non ci fermeremo qui, e porteremo il tema in commissione».
Ma prima del voto contrario della maggioranza pentastellata, il sindaco Gravina ha fornito alcune delucidazioni sulla situazione del cimitero, chiarendo prima di tutto cosa ha provocato gli allagamenti nell’ala nuova: «C’è stato un problema nelle opere di drenaggio dell’area ma l’emergenza ad oggi è risolta. In merito a quanto accadde in quell’occasione, ho già dato mandato di agire contro la ditta, per i danni che quella situazione ha arrecato ai familiari dei defunti del lotto E ed al Comune. L’area oggi è tornata fruibile e da circa 15 giorni la disponibilità dei loculi è tornata alla normalità. Abbiamo preteso dalla Dondi la vendita dei loculi per decesso ordinario, e non, come accaduto in passato, per prenotazione come se vendesse appartamenti. Dal nostro punto di vista, il cimitero deve assolvere una funzione sociale ma prim’ancora una funzione di carattere sanitario e deve poter garantire la disponibilità immediata dei loculi per i decessi ordinari. Nel vecchio cimitero, – ha aggiunto il sindaco – dove vi sono salme seppellite con antica concessione, grazie al nostro piano annuale della spesa, adesso abbiamo la possibilità di attivare l’estumulazione delle salme per cui la concessione è scaduta; in questi casi, gli uffici cimiteriali hanno provveduto nei mesi antecedenti a contattare gli eredi dei defunti. La corretta e costante applicazione di questa procedura operativa potrebbe così scongiurare la costruzione di un nuovo cimitero che avrebbe un impatto ambientale comunque notevole. Tutto questo, tenendo conto che la Dondi ha ancora da ampliare la parte nuova con un totale di 480 loculi, un numero considerevole che ci fa stare tranquilli sui decesso ordinario».
mdu

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