Il Tribunale di Campobasso, nella persona della dottoressa Laura Scarlatelli, con decreto del 15.10.2020 ha dichiarato antisindacale la condotta del ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e della casa circondariale di Campobasso per avere trasferito l’ispettore Mauro Moffa, dirigente sindacale, dal proprio servizio senza il preventivo nulla osta della propria organizzazione sindacale.
Il giudice del Lavoro ha quindi accolto il ricorso proposto dagli avvocati Gianluca Pescolla ed Angela Fiore con una pronuncia particolarmente innovativa in quanto ha stabilito che, nello specifico settore, il nulla osta della organizzazione sindacale di appartenenza del dirigente sindacale è necessario non solo quando cambia il comune di svolgimento dell’attività lavorativa ma anche quando lo spostamento avviene da un servizio ad un altro all’interno della medesima struttura penitenziaria.
Grande soddisfazione è stata espressa dal sindacato Osapp il quale, sin dall’inizio di questa vicenda, ha sempre ribadito che «anche all’interno della casa circondariale di Campobasso è necessario garantire il pieno rispetto delle regole contrattuali che, negli ultimi tempi, sono state spesso dimenticate dall’Amministrazione con condotte che sono state anche richiamate ripetutamente dagli organi di stampa.
Basti ricordare che solo il 3 febbraio scorso, davanti al carcere di via Cavour a Campobasso, si è svolta una manifestazione di protesta della Osapp per denunciare tutti i disagi che gli operatori impiegati nel carcere sono costretti a vivere quotidianamente e per i quali era stato richiesto l’intervento delle autorità competenti.
Per ora è intervenuto il Tribunale di Campobasso, con una pronuncia che – confida l’Osapp -potrà magari richiamare ancora di più l’attenzione anche del ministero della Giustizia per una più efficace vigilanza su quello che accade nel carcere di Campobasso».

 

In foto i legali Angela Fiore e Gianluca Pescolla

 

 

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