Il centro commerciale non verrà realizzato. Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla ‘guerra del Lidl’, il mega store che sarebbe dovuto sorgere in contrada Colle delle Api sul terreno di 12mila metri di proprietà della famiglia Potito.
Lo scorso 17 dicembre i giudici di Palazzo Spada hanno di fatto confermato quanto già stabilito dal Tar, accogliendo la tesi di Laura Potito, proprietaria di un quarto del terreno e difesa dagli avvocati Andrea Latessa, Gianni Spina e Salvatore Di Pardo. La battaglia legale consumata contro la Potito spa (la società composta dai fratelli Luigi, Alfredo e Filomena) e il Comune di Campobasso è durata anni, ma ora si è arrivati al capitolo finale. In sostanza è stato annullato l’atto aggiuntivo di proroga della convenzione urbanistica stipulato nel 2017 tra il Comune di Campobasso e la S.p.A. Potito, in quanto il presupposto fattuale e giuridico dell’atto di proroga (vale a dire la proprietà dei suoli in capo alla Potito S.p.A.) non è affatto certo e definito, essendo tuttora “sub judice” la questione dei diritti di proprietà.
Inoltre seguito della mancata approvazione da parte della Regione della variante di Prg che prevedeva il piano di recupero “Colle delle Api” , l’area è stata restituita alla sua originaria destinazione agricola incompatibile – secondo le previsioni di Prg – con le finalità del piano di recupero e la proroga negoziale della convenzione avrebbe attribuito al piano una inammissibile ultrattività.
Soddisfazione è stata espressa dai legali Latessa, Spina e Di Pardo: «Un risultato atteso da anni – le loro parole – che non ha bisogno di ulteriori commenti e che ci aspettavamo».
Un epilogo che, tutto sommato, attendeva anche il sindaco Gravina, da sempre contrario alla realizzazione del terzo mega store, a pochi metri dai due già esistenti, in una città già a forte concentrazione commerciale.
Lo stesso primo cittadino, quando sedeva tra i banchi dell’opposizione, ha sempre osteggiato il progetto accusando l’allora giunta di centrosinistra.

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