Passo indietro di Enel Green Power. L’annuncio è ufficiale. Comuni, comitati e cittadini al momento tirano il fiato. «Enel Green Power- si legge nella nota arrivata ieri in redazione – ha inviato la richiesta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di sospensione della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) relativa alla realizzazione di un impianto di pompaggio denominato “Pizzone 2” posto tra i due invasi di Montagna Spaccata e di Castel San Vincenzo». Il ‘caso’, portato circa dieci giorni fa alla ribalta della cronaca regionale da Primo Piano Molise, ha scatenato una dura reazione del territorio. Contro il progetto da mezzo miliardi, che avrebbe potuto cambiare per sempre lo scenario del lago di Castel San Vincenzo, si è subito creato un fronte del no ampio e compatto che oggi si aggiudica il primo round.
«Enel Green Power intende approfondire ulteriormente le osservazioni e le proposte di enti e stakeholder locali – si legge ancora nella nota – per proseguire con le integrazioni che già sta apportando alla documentazione sulla base degli incontri in corso con il territorio. La società conferma la massima attenzione all’ambiente e alle esigenze delle comunità locali e coglie l’occasione per rimarcare che l’ascolto è un elemento centrale della sua presenza sul territorio». Nulla ancora di definitivo, ma la strada per la realizzazione del progetto sembra ormai lastricata di ostacoli. Tuttavia «Enel Green Power – conclude la nota – proseguirà il calendario di incontri con le istituzioni locali nelle prossime settimane per individuare le migliori soluzioni al fine di conciliare le finalità del progetto con le necessità espresse dalle comunità locali e di porre le basi per definire attività di sostenibilità in grado di generare valore condiviso».
Sul dietro front questo il commento del presidente della Regione Francesco Roberti: «Ho appreso con grande soddisfazione la sospensione del progetto della centrale idroelettrica Enel di Pizzone, concessa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ma anche l’intenzione espressa di costituire un tavolo di confronto sul tema. Si è aperto un dialogo, pur ribadendo la nostra criticità sull’idea di realizzare una tale opera, che porterebbe nocumento a un’area, quella di San Vincenzo al Volturno, di grande pregio, rilevanza paesaggistica e a vocazione turistica. Come già avevo avuto modo di esprimermi, riprendendo il parere sfavorevole Servizio di tutela e valutazione ambientale della Regione Molise: “l’area in questione, sede anche del Parco delle Mainarde e di quello Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha delle peculiarità importanti, tali da non poter permettere di deturpare un unicum ormai apprezzato da migliaia di turisti”. La nostra mission è quella di salvaguardare lo sviluppo dell’area, tenendo d’occhio le politiche di sostenibilità ambientale».
Anche l’assessore regionale all’ambiente Andrea Di Lucente esprime soddisfazione: «Possiamo ricominciare da zero e ripensare il progetto, salvaguardando lo sviluppo dell’area, la riconversione dal punto di vista della sostenibilità energetica e la vocazione turistica del posto. La centrale, che è uno dei siti previsti da Enel per ridurre l’inquinamento dell’Italia entro il 2035, deve poter essere una possibilità per il territorio, consentendo al lago di Castel San Vincenzo di essere un bacino a vocazione turistica e sempre più green. La strategia energetica della Regione Molise, che sto disegnando adesso e che verrà portata avanti nei prossimi anni, è quella di rendere la nostra regione sempre più compatibile, riducendo le fonti di inquinamento e avviando sperimentazioni ambiziose. All’interno di questa strategia, è necessario avviare nuovamente il dialogo sul sito di Pizzone e ripartire da zero, coinvolgendo tutti gli stakeholders e le comunità».

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