Una domenica bestiale: si potrebbe sintetizzare così la disavventura – rilanciata dall’Ansa Lazio – nella quale sono finite due comitive, una della zona del Cassinate e l’altra molisana. Entrambe hanno pranzato nello stesso ristorante del Venafrano, entrambe hanno gustato il ‘doppio ragù’ ed entrambe hanno evidenziato sintomi di una intossicazione alimentare al punto che l’Asl di Cassino ha avviato una indagine epidemiologica.
L’allegra tavolata è infatti finita con una severa intossicazione familiare: venti persone (12 adulti, due 17enni e sei bambini provenienti da Villa Santa Lucia e Piedimonte San Germano) si sono rivolte all’ospedale di Cassino mentre la comitiva di molisani che ha pranzato lì ha chiamato invece il 118. I venti che arrivano al pronto soccorso dell’ospedale di Cassino hanno tutti gli stessi sintomi. Si tratta, secondo i sanitari, di una intossicazione alimentare e i sospetti dell’Asl – riferisce sempre l’Ansa Lazio – si concentrano sullo stafilococco aureus tanto che l’azienda sanitaria avvia, come detto, un’indagine epidemiologica. Nello stesso ristorante della cintura venafrana, ci sono anche alcuni molisani che, invece, avvertiti i sintomi hanno chiamato il 118.
Il menù prevedeva bruschetta con ricotta tartufata, salumi, zuppa di ceci, pasta con doppio ragù, vari arrosti e tre dolci: tiramisù, cannolo siciliano e panna cotta. La Asl di Cassino ha concentrato l’attenzione sulla pasta ed il condimento con il doppio ragù, unico comune denominatore per l’intera comitiva. I risultati sono stati inviati da Cassino al Dipartimento di Prevenzione Sanitaria di Isernia ed ai Nas di Latina per gli opportuni approfondimenti.

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