Se il Molise non esiste, figurarsi la meteorite caduta a Temennotte! Social scatenati, con tanto di meme ideati per l’occasione e nati sull’onda di una notizia che, ai più, inizialmente è sembrata tanto una fake news.
Invece no, è tutto vero. Tanto che ieri mattina a Sant’Agapito sono arrivati gli esperti di Prisma, acronimo di prima rete per la sorveglianza sistemica di meteore e atmosfera, che inizieranno la caccia al preziosissimo reperto che potrebbe essere nascosto nell’area boschiva che circonda la frazione di Sant’Agapito.
Daniele Gardiol, il coordinatore nazionale, si è messo immediatamente in movimento non appena i calcoli hanno circoscritto l’area dove, con elevata probabilità, è caduta la meteorite nella notte del 15 marzo scorso quando un bolide luminoso ha solcato il cielo – avvistato dalle telecamere Prisma di Capua e di altre due camere, appartenenti alla rete Imtn di Tortoreto e all’associazione Arma Aeronautica di Caserta – per spegnersi ad ovest di Isernia.
Da Torino, il dottor Daniele Gardiol dell’Istituto nazionale di Astrofisica e da Firenze il geologo Tiberio Cuppone si sono messi in viaggio in direzione Molise per cominciare le ricerche. Ad attenderli il sindaco di Sant’Agapito, Giuseppe Di Pilla, con il quale erano in contatto fin dal momento in cui si è avuta certezza di aver individuato nell’area del piccolo comune il luogo della caduta della meteorite. Il primo cittadino ha messo immediatamente a disposizione i locali della ex scuola situata proprio a Temennotte per adibirli a base logistica delle ricerche. Che non saranno affatto facili: il terreno boscoso e impervio, le condizioni climatiche (anche se in netto miglioramento) di certo non aiutano.
Una vera e propria caccia che si protrarrà per almeno per tre giorni, come ha spiegato Daniele Gardiol ai microfoni di Teleregione. È più facile che cercare un ago in un pagliaio? «Più difficile – spiega sorridendo il coordinatore della rete Prisma – ma il nostro lavoro è vedere le meteoriti quando cadono e recuperarle». E quando apre lo zaino, Gardiol tira fuori un contenitore di plastica che rivela quello che si dovrà cercare: pezzi di diverse dimensioni di meteoriti, recuperate nel tempo.
Una sorta di promemoria per far capire bene cosa guardare con occhi più attenti: sassi scuri, smussati, di varie dimensioni. Quella da cercare dovrebbe pesare più o meno un chilo e misurare all’incirca otto centimetri. «Cerchiamo nell’area di probabile caduta che è un raggio di circa 2 chilometri intorno alla frazione di Temennotte – spiega ancora Gardiol-, in questo periodo di restrizioni legate al Covid ci hanno offerto collaborazione le autorità locali, la Prefettura, i Carabinieri, il Comune che ci ha messo a disposizione la base operativa. Non posso che ringraziare davvero tutti, molto disponibili e gentili».
Al momento la ricerca non si avvarrà di strumentazione che comunque i due professionisti hanno portato. «La meteorite è appena caduta, è efficace al momento anche una ispezione del territorio solo visiva poiché si tratta di un oggetto visibile sul terreno per le sue caratteristiche». Una meteorite che precipita al suolo non è un evento rarissimo ma si tratta di un paio di episodi l’anno sul territorio italiano. L’ultimo ritrovamento risale al gennaio dello scorso anno, vicino Modena. La meteorite Cavezzo. Il Molise che non esiste avrà presto la sua meteorite Temennotte?
ls

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