Un dramma così intenso che non poteva non lasciare il segno. Lo ha lasciato con l’apertura di un’indagine per truffa su un caso che ha ancora molti aspetti da chiarire: lo faranno gli inquirenti che da tempo sono sulle tracce di un sedicente medico, in possesso della cura miracolosa per il tumore. Questa medicina, a detta del dottore ‘‘miracolosa’, non ha però salvato la vita di un 60enne isernino, nonostante si sia fatto pagare da quest’ultimo quasi 16mila euro. Il paziente è morto e i suoi familiari hanno chiesto di indagare. Il calvario inizia qualche anno fa quando all’uomo viene diagnosticato un tumore. Ciò che ne consegue è facile immaginarlo: cure ufficiali, speranza, preghiera. E ricerca, perché chi ha una bomba ad orologeria come un tumore dentro si mette a cercare qualcosa che lo possa aiutare. Il dolore, fisico e psicologico, porta a volerne sapere sempre di più sulla malattia, a voler capire a che punto è la ricerca. E come trovare una via di salvezza. Più le condizioni si fanno serie più si va a caccia della cura miracolosa. E’ così che il 60enne isernino viene a sapere dell’esistenza di questo medico (o presunto tale, anche su questo sono in corso indagini) e della sua cura per il tumore. Promette la guarigione, anche se lenta e comunque seguendo il suo specifico protocollo. Ovviamente del tutto lontano da quello della medicina ufficiale. Il suo farmaco, venduto in boccette a peso d’oro, può rappresentare la via per la guarigione. Il medico dice così, dice d’aver trovato un rimedio che, però, le lobby farmaceutiche non fanno decollare altrimenti i loro introiti crollerebbero di colpo. E poi dice di non preoccuparsi. La ricostruzione dell’intera vicenda, comunque, è ancora al vaglio della magistratura isernina alla quale si sono rivolti i familiari dell’uomo già qualche mese fa. A quel punto, con promesse del genere, il paziente, logorato da mesi di cure pesantissime che non stavano dando l’effetto sperato, cede. Aveva cercato tanto una cura e ora sembrava essersi palesata. E poi quando si è a tu per tu con la morte, poco importa: si tenta tutto. Anche se si deve sborsare tanto. Così è anche per il malato isernino che, boccetta dopo boccetta, vede assottigliarsi i propri averi. Alla fine, calcheranno i familiari nella loro denuncia, sono tra i 15 e i 16 mila euro quelli che sono l’isernino ha sborsato dandoli ai sedicente medico. A questi si dovranno valutare pure quelli degli altri pazienti sparsi nel resto d’Italia e che potrebbero essere finiti nella rete delle promesse del medico. La storia del 60enne isernino finisce in maniera tragica. Dopo decine di boccette miracolose le sue condizioni precipitano fino al decesso. Quel tumore che sperava di debellare con le cure alternative lo ha portato alla morte. A quel punto i familiari, pure loro speranzosi fino alla fine, hanno denunciato l’intera vicenda alle forze dell’ordine, coinvolgendo la magistratura nella loro lotta per ottenere giustizia. Sono state avviate le indagini e il medico, per il momento, figurerebbe nel registro degli indagati. La sua attività pare sia cessata, ma è in corso un lavoro certosino per ricostruire i movimenti di denaro e per individuare altri pazienti che aveva promesso di curare.

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