Percorse tutte le strade, alla fine non è restato che affrontare quella che dal Veneziale porta alla Procura della Repubblica.
E così ieri mattina il responsabile del reparto di Pronto soccorso, Lucio Pastore, il segretario della Cgil Paolo De Socio e l’avvocato del sindacato hanno incontrato il procuratore Carlo Fucci.
Sul tavolo la complicatissima situazione del reparto di prima accoglienza, che sconta ormai da tempo una grave carenza di medici che si traduce in momenti di enorme affanno, che creano disagi agli operatori della salute e anche e soprattutto ai pazienti. La Cgil ha preso in carico la vicenda, come si ricorderà, sul finire della scorsa primavera. Prima la proclamazione dello stato di agitazione, poi la convocazione in Prefettura delle parti nel tentativo, immediatamente assolto dal prefetto Gabriella Faramondi, di trovare una soluzione, quantomeno temporanea. L’Asrem, dalla sua, ha messo sul piatto alcune proposte risolutive che poi non hanno trovato concretizzazione. E così, la proclamazione del secondo stato di agitazione e la convocazione di una assemblea del personale. Molto partecipata e non solo da chi ‘lavora’ in Pronto soccorso.
Dal Veneziale, però, sono partite all’indirizzo di via Petrella (dove ha sede l’azienda sanitaria regionale) una serie di proposte per tentare di risolvere la questione che sconta, in più, la scarsa attrattività della sanità molisana se è vero, come è vero, che i concorsi si rivelano quasi sempre ‘fallimentari’. Anche il Comune di Isernia, con sindaco e giunta, è andato ‘in soccorso’ della sanità isernina erogata nell’unico nosocomio che ancora ‘sopravvive’ e che si preoccupa dell’intero bacino di utenti della provincia. Sirene di allarme che hanno suonato purtroppo a vuoto.
«La situazione è drammatica – ammette, ancora una volta, Lucio Pastore – e le nostre segnalazioni continue sulla mancanza di personale non sono mai andate a buon fine. Il problema non riguarda solo il Pronto soccorso ormai ma un intero ospedale che si sta disfacendo».
Pediatria, ortopedia, medicina generale e così, a cascata, il punto nascita, la ginecologia. Problemi che piano piano sono diventati insormontabili: concorsi che non suscitano l’interesse sperato, medici che scelgono altre regioni in luogo del Molise e dei presidi ospedalieri regionali. Corsie dove i camici bianchi sono sempre di meno mentre i pazienti, i cittadini, le comunità chiedono di poter avere accesso ad un diritto.
«Abbiamo chiesto più volte di prendere in considerazione le nostre proposte ma nulla – continua laconico Pastore -. Abbiamo proposto di coinvolgere Emergency, non siamo stati nemmeno calcolati. La proposta del commissario Toma di far intervenire i medici militari è rimasta lettera morta, l’idea di una riorganizzazione interna così come avviene in altri ospedali italiani in rapporto alle situazioni difficili è caduta nel vuoto. Abbiamo suggerito di accorpare i Pronto soccorso di Agnone e Isernia ma non è percorribile. Abbiamo avanzato la proposta di una task force di medici così da risolvere parzialmente il problema dei turni. Io non li riesco a gestire i turni, da tempo. E non so come organizzarli: a volte mi arrangio contando sui colleghi che vogliono fare prestazioni aggiuntive ma anche su questo fronte cominciamo ad avere problemi. Non firmo più i turni di servizio perché non possono rispettare la normativa europea».
Pastore si riferisce ovviamente a turni di lavoro che superano abbondantemente le ore fissate dalle norme. Ed è questo il problema dei problemi: si mettono a rischio i pazienti e anche gli stessi medici.
«Siamo andati in Procura per esporre al procuratore Fucci, che ci ha accolto con disponibilità, quelle che sono le nostre difficoltà. Siamo stati invitati a formalizzarle mettendo in risalto che la questione non è strettamente giudiziaria come è evidente. Bisogna trovare una soluzione, però».
Ne va della salute pubblica. Di pazienti e medici. Ne va di un territorio che soffre della carenza dei servizi primari e che si spopola, giorno dopo giorno.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.